che intervento fare?

    Pubblicato il: 24 Dicembre 2012 Aggiornato il: 24 Dicembre 2012

    DOMANDA

    Egregio Professore,
    con questa diagnosi a 40 anni psa 5.89 e libero 4.60.Esame istologico dice:
    ho 1,3)ADENOcarcinoma MODERATAMENTE DIFFERENZIATO ACINARE DELLA PROSTATA CON PERMEAZIONE NEOPLASTICA PERINEURALE(GLEASON 6°:3+3) La neoplasia interessa il 30% di un frustolo paramediano sinistro e focalmente il frustolo apice sinistro. 2,4-6)Frustoli prostatici esenti da neoplasia. Ho sentito diverse opinioni.
    Chi mi consiglia la chirurgia open inn quanto ha meno margini chirurgici rispetto alla robotica e si può tastare meglio tessuti e consistenza della neoplasia.
    Ho sentito un chirurgo che fa robotica e laparoscopia e mi ha detto che è meglio la laparoscopia in quanto con le bacchette tocca la consistenza del tumore, e attraverso il tatto decide se allargarsi o meno.
    Poi un noto Professore che mi ha detto che la robotica al mio caso fa da padrona. La prostata al loro istituto viene analizzata i un’ora e solo allora decidono se allargarsi o meo. Lei cosa ne dice di quest’ultma opzione che per la velocità dell’esame istologico mi ha sorpreso tanto.Grazie

    RISPOSTA

    sicuramente la chirurgia robotica rappresenta la soluzione ideale per la tipologia di tumore e per i risultati che garantisce da un punto di vista funzionale. il problema dei margini chirurgici non esiste se il centro dove viene eseguito l’intervento è un centro con esperienza e se l’indicazione è corretta. circa la laparoscopia , ritengo che oramai sia inferiore nei risultati rispetto alla robotica. circa la possibilità di esame istopatologico intraoperatorio , alcuni centri noti eseguono una valutazione dei margini intraoperatoria e regolano la dissezione a seconda della negatività o positività degli stessi.
    tuttavia una accurata selezione dei pazienti preoperatoria riduce significativamente la percentuale di margini positivi.
    cordiali saluti
    dott alberto lapini