DOMANDA
Salve dottore, mia mamma di anni 64 in buona salute è stata sottoposta ad
intervento chirurgico di resenzione anteriore del retto e metastasectomia
epatica al 4 segmento per adenocarciroma intestinale tubolo-papillare da
moderamente a scarsamente differenziato,ulcerato infiltrante a tutto
spessore e infiltrazione di malattia neoplastica in 10 su 21 lifonodi
asportati
Ha iniziato la chemio secondo schema FOLFOX E AVASTIN nell’ospedale di paola.
L’ULTIMA TAC FATTA NEL 10/11/12 HA EVIDENZIATO L’INGROSSAMENTO DI UN NODULO AL TORACE,E I LINFONODI
al collo tiroidali…ora gli hanno dato delle pillole da chemio +l’avastin …cosa significa?forse ora gli rifaranno la vecchia chemio….inoltre
VORREI CHIEDERLE DALLA SUA ESPERIENZA,UN PAZIENTE IN QUESTA
CONDIZIONI
SI è MAI SALVATO O ALMENO A VISSUTO X ANCORA TANTI ANNI?MI RISPONDA ANCHE
IN MODO DURO MA VORREI UNA RISPOSTA PRECISA….GRAZIE CORDIALI SALUTI
FRANCESCO
RISPOSTA
Gent.mo Lettore
Da quello che Lei mi scrive non riesco a capire se l’intervento è stato radicale o no e se in questo momento la mamma ha ancora presenza di malattia. La sua descrizione della TAC del 10/11/12 (ingrossamento di un nodulo al torace),senza poter vedere le lastre o il dischetto, non mi consentono di dare un parere preciso sul perché è stata cambiata la terapia e su cosa questo significa.
Comunque i farmaci che sono oggi a disposizione per il tumore del retto sono efficaci. Un paziente, pur in presenza di metastasi, se risponde bene alla chemioterapia, può vivere anni. Per avere notizie più precise sulla mamma chieda ai Medici che la seguono, sapranno sicuramente essere più esaurienti di me, conoscendo nei dettagli la sua situazione clinica.
I miei migliori auguri
Dr.ssa Gabriella Farina