chemio

    Pubblicato il: 30 Dicembre 2012 Aggiornato il: 30 Dicembre 2012

    DOMANDA

    Salve dottore, mia mamma di anni 64 in buona salute è stata sottoposta ad
    intervento chirurgico di resenzione anteriore del retto e metastasectomia
    epatica al 4 segmento per adenocarciroma intestinale tubolo-papillare da
    moderamente a scarsamente differenziato,ulcerato infiltrante a tutto
    spessore e infiltrazione di malattia neoplastica in 10 su 21 lifonodi
    asportati
    Ha iniziato la chemio secondo schema FOLFOX E AVASTIN nell’ospedale di paola.

    L’ULTIMA TAC FATTA NEL 10/11/12 HA EVIDENZIATO L’INGROSSAMENTO DI UN NODULO AL TORACE,E I LINFONODI
    al collo tiroidali…ora gli hanno dato delle pillole da chemio +l’avastin …cosa significa?forse ora gli rifaranno la vecchia chemio….inoltre
    VORREI CHIEDERLE DALLA SUA ESPERIENZA,UN PAZIENTE IN QUESTA
    CONDIZIONI
    SI è MAI SALVATO O ALMENO A VISSUTO X ANCORA TANTI ANNI?MI RISPONDA ANCHE
    IN MODO DURO MA VORREI UNA RISPOSTA PRECISA….GRAZIE CORDIALI SALUTI
    FRANCESCO

    RISPOSTA

    Gent.mo Lettore
    Da quello che Lei mi scrive non riesco a capire se l’intervento è stato radicale o no e se in questo momento la mamma ha ancora presenza di malattia. La sua descrizione della TAC del 10/11/12 (ingrossamento di un nodulo al torace),senza poter vedere le lastre o il dischetto, non mi consentono di dare un parere preciso sul perché è stata cambiata la terapia e su cosa questo significa.
    Comunque i farmaci che sono oggi a disposizione per il tumore del retto sono efficaci. Un paziente, pur in presenza di metastasi, se risponde bene alla chemioterapia, può vivere anni. Per avere notizie più precise sulla mamma chieda ai Medici che la seguono, sapranno sicuramente essere più esaurienti di me, conoscendo nei dettagli la sua situazione clinica.
    I miei migliori auguri
    Dr.ssa Gabriella Farina