chemioterapia e integrazione globuli bianchi

    Pubblicato il: 11 Luglio 2013 Aggiornato il: 11 Luglio 2013

    DOMANDA

    Buongiorno, mio suocero è appena stato operato di tumore al polmone; stava bene dopo l’intervento, ed ha iniziato una prima sessione di chemioterapia (cisplatino+vinorelvina) che lo ha completamente debilitato (febbre, vesciche in bocca, esami del sangue sballati, caduta difese immunitarie e ora sotto antibiotico).
    Le domande:
    1) Non è raccomandabile accompagnare la chemio con cure per aumentare le difese immunitarie/globili bianchi? ricordo che anni fa mia suocera, con analogo problema, veniva curata così.
    2) Ha senso fare ora la seconda chemio -a due settimane dalla prima- o è meglio aspettare una ripresa? (ne deve fare 4 in tutto)
    Grazie, Oliver

    RISPOSTA

    Gent.mo Lettore
    Abitualmente i fattori di crescita per i globuli bianchi vengono aggiunti alla chemioterapia dopo che è stato documentato che l’organismo del paziente non la tollera bene, c’è una diminuzione dei globuli bianchi e un aumentato rischio di contrarre infezioni. Solo in alcune situazioni i fattori di crescita vengono usati sin dal primo ciclo di terapia, quando il Medico valuta che il rischio di discesa dei globuli bianchi in corso di terapia sia elevato (>20% dei casi) ma non è quello che di norma ci si aspetta dal tipo di terapia impostata per suo suocero.
    Cosa sia meglio fare adesso, se aspettare la ripresa prima della prossima chemioterapia o fare subito il secondo ciclo, dipende molto dalle condizioni generali del paziente e da quanto è veloce il suo recupero, per cui non le posso rispondere con precisione. Faccia la stessa domanda ai Medici che seguono suo suocero che sicuramente le daranno una risposta.
    I miei migliori auguri
    Dr.ssa Gabriella Farina