DOMANDA
Buongiorno Professore, mi spiace tediarla con i miei problemi. Può darmi qualche consiglio, in particolare sui punti 1-3? Grazie per avermi letto e dedicato parte del suo tempo. Cordiali saluti Rinaldo
materiale Inviato: Agoaspirato transbronchiale ecoendoguidato (EBUS-TBNA) stazione linfonodale 4R.
Notizie cliniche: Adenopatia mediastinica 4R PET positiva in paziente sottoposto nel 2015 a RT stereotassica su nodulo polmonare LSD non tipizzato
Follow up negativo fino al controllo di APrile 2018: lesione subpleurica a livello del LSD adiacente ai noti esiti post-attinici, adenopatia mediastinica paratracheale destra, PET positiva.
Quesito diagnostico: Esame citologico su agoaspirato transbronchiale
Descrizione microscopica: Prelievo valutato dal patologo su preparati estemporanei
Idoneità ai fini di eventuali analisi molecolari:Campione ADEGUATO criteri richiesti >50% e >100 cellule tumorali selezionate, sec. linee guida aggiornamento AIOM SIAPEC-IAP (10-11-2010), blocchetto A, selezione tumorale NO. Effettuate reazioni di immunocitochimica anti TTF1 (+) e anti simpatofisina (-)
DIAGNOSI:Quadro citologico compatibile con PRESENZA Dl CELLULE Dl CARCINOMA in tessuto linforeticolare (immunofenotipo compatibile con localizzazione linfonodale di ADENOCARCINOMA polmonare).
Consulto interdisciplinare:
dopo ulteriore PET, altri esami e ridiscussione in sede GIC propongono trattamento chemioterapico e radioterapico.
1- Sentito primario di chirurgia polmonare oncologica afferma la possibilità di intervento chirurgico del quale non si fa menzione.
2- Richiesta verbale per indagine analisi molecolare opzione scartata eludendo la domanda
3- Non vengono considerate patologie precedenti (anamnesi) ne consigli (alimentari e altro) in concomitanza ad assunzione chemioterapica.
RISPOSTA
Gentile signore,
con tutti i limiti che sono dati dal non conoscere in modo diretto la situazione, mi pare che i suoi dubbi siano legittimi. Da quanto capisco si tratta di una ripresa di malattia linfonodale mediastinica in un paziente che era stato precedentemente trattato con radioterapia.
Il trattamento standard di questa condizione (cioè quello ad oggi ritenuto migliore) è la combinazione di chemioterapia e radioterapia, e mi pare sia la opzione suggerita.
Tuttavia, in base alla sede della malattia, alle sue caratteristiche anatomiche e alle condizioni della persona malata, la possibilità di una chirurgia, pur non essendo il trattamento di prima scelta, può essere considerato. Inoltre, la valutazione della biologia molecolare (e l’immunoistochimica per PDL-1), inutile se si procede ad una chemio-radioterapia, potrebbe peraltro dare informazioni utili qualora si dovesse procedere ad un trattamento sistemico.
Cordiali saluti