cheratocono

    Pubblicato il: 13 Gennaio 2010 Aggiornato il: 13 Gennaio 2010

    DOMANDA

    Mia moglie, 40 anni, cheratocono al III stadio ad entrambi gli occhi con spessore corneale di 418 micron. Assenza di altre patologie oculari, retina in buono stato. Di recente seria difficoltà ad utilizzare lenti a contatto rigide. Prospettati interventi di: a) Mini A.R.K. associato a cross linking ; b) lamellare (LASIK) ; c)anelli intrastomali.
    Quale scelta effettuare?
    p.s. la tecnica lamellare può dare problemi di rigetto?
    Grazie
    Antonio

    RISPOSTA

    Senza visitare la paziente non si possono dare pareri definitivi. In generale è più opportuno fermare ( se ancora attiva) la progressione del cono e poi pensare ad anelli intrastromali.
    Non abbiamo osservato buoni risultati con la mini ARK

    Paolo Vinciguerra

    Paolo Vinciguerra

    CHIRURGIA REFRATTIVA. Responsabile dell’unità di oculistica all’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano). Nato a Milano nel 1953, si è laureato in medicina e chirurgia all’università degli Studi del capoluogo lombardo, dove si è anche specializzato in oftalmologia. Pioniere nell’uso del laser a eccimeri per la correzione della miopia, ha sviluppato strumenti e metodiche per la […]
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