Chiamare oer nome una persona

    DOMANDA

    Le chiedo un’informazione riguardo l’uso del nome comune di una persona.In particolare, all’interno dei rapporti famigliari:cosa significa chiamarsi o non chiamarsi per nome?Mio marito è molto timido,spesso si sente inadeguato alle situazioni, patisce il confronto con altri.Ho sempre cercato di aumentare la sua autostima, aiutandolo a vedere le sue qualità positive, che sono tante,con qualche successo,ma anche sconfitte.Per es:ha una bellissima voce, ma canta solo se nessuno lo sente(neanche io)!!Ultimamente ho osservato un atteggiamento che è, nei miei confronti, molto snervante.Anche un pò umiliante. NON PRONUNCIA MAI IL MIO NOME!!MAI!Quando dice qualcosa è, per lui, scontato e automatico che io gli risponda.Se siamo lontani o sto pensando ad altro e non ascolto quello che mi dice o perdo un pezzo del discorso:a lui non importa.Spesso chiedo:”Cosa?” e lui ripete,felice di aver attirato comunque la mia attenzione. Ho già provato a fingere di non sentire e non rispondo nulla. Lui rimane per qualche secondo immobile ad aspettare e poi se ne va brontolando,mai che dica il mio nome per attirare la mia attenzione.Mi sento invisibile, non importante e un pò “serva”, sempre a sua disposizione. Ne ho già parlato con lui, usando anche il sesso come ricatto.A quel punto mi chiama qualche volta,con voce in farsetto, come se stesse giocando.E’ sdrammatizzante, ma poi torna a non sapermi più nominare!!E sta diventando insopportabile. Cosa posso fare x cambiarlo?Grazie per l’attenzione!

    RISPOSTA

    Il suo fidanzato sembra molto timido e costantemente allarmato sulla possibilità di darle fastidio. Forse é per questo che non la chiama per nome. Continui ad affrontare l’argomento, magari senza ricatti, e gli faccia capire come sarebbe per lei gratificante sentirsi chiamta per nome dalla persona che ama

    Grazia Attili

    Grazia Attili

    ESPERTA IN RAPPORTI GENITORI-FIGLI E DI COPPIA. Professore ordinario di psicologia sociale all’Università La Sapienza di Roma. Insegna nei corsi di laurea di Sociologia e di Scienze e tecniche del servizio sociale del dipartimento di Scienze sociali dello stesso ateneo romano, dove dirige anche l’unità di ricerca “Attaccamento e sistemi sociali complessi”. Conduce da anni […]
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