Chiarimenti per Problemi alla prostata.

    DOMANDA

    Gentile professore,compio 60 anni il prossimo mese.Dato che il mio P.S.A. ha i seguenti parametri 9.99 e quello libero 1.41 e il rapporto tra i 2 14.1 mentre la creatinina è di 0.97: Ho eseguito 2 biopsie prostatiche transerettali e la diagnosi è:A-I-K-L)iperplasia adenoleiomiomatosa associata a prostatite cronica riacutizzata e plurifocale atrofia ghiandolare.J)microfocolai di proliferazione acinare sospetta (ASAP)a seguito di queste il 01-12-09 una “R.M. addome inferiore(vescica e pelvi) senza e co” I risultati: Adenoma centrale che impronta la base vescicale in assenza di aree sospette alle seguenze T2-pesate in sede periferica.Dopo somministrazione di MdC paramagneticosi mettono in evidenza diverse aree insede adenomatosacentrale bilateralmente in sede basale e al terzo medio dotate di c.e con curve dinamiche caratterizzate da rapido wash out a cui non si associano alterazioni metaboliche in verosimile quadro di prostatite.Non alterazioni a carico delle vescichette seminali. Non linfoadenomegalie sospette in sede pelvica.L’urologo che le ha lette in data di ieri mi ha prescritto come farmaci xatral 10 e una nuova biopsia;leggo dalla impegnativa “PT e PTT per biopsia della prostata”.Gradirei una sua opinione in merito, devo eseguire quanto prescritto o pensa ad altro?n Non le nascondo che il mio timore per qualcosa di grave cresce di pari passo con il fastidio di dovermi sottoprre a queste continue perforazioni.La ringrazio fin d’ora per la cortesiae e la saluto con la massima cordialità.

    RISPOSTA

    caro signore,
    il problema della necessita0 di rebiopsie in soggetti con PSA elevato e quindi indice di sospetto per neopalsia della prostata ma biopsia negativa per tumore, e’ un problema reale per il paziente urologico.
    Il fatto che una prima biopsia non abbia identificato arre di neoplaisa prostatica non esclude che la stessa sia presente in aree non colpite dalla biopsia. D’altra parte un aumento del PSA puo’ essere legato anche a fattori infiammatori ed iperpalstici della prostata.
    In questi casi (soggetti con PSA elevato ed una prima biopsia negativa per tumore ma con aree sospette come l’ASAP) , una possibilita’ e’ una nuova risonanza magnetica che utilizza un esame spettroscopico della prostata. Cercando di semplificare, questa indagien ad un ottima immagine associa uno studio metabolico della prostata in tutte le sue aree . In particolare in aree a rischio per tumore risulta elevato il metabolismo della colina mentre in aree di infiammazione od iperplasia risulta elevato il metabolismo di altre sostanze come il citrato. Cosi’ si ottiene un mappaggio di tutta la prostata in aree a maggior rischio. Su questi dati si esegue una seconda biopsia piu’ mirata su aree a rischio e quindi piu’ accurata.
    Si chiama risonanza magnetica della prostata con studio spettroscopico e viene eseguita solo in centro a maggior specializzazione sulle patologie prostatiche.

    Cordiali saluti
    Alessandro Sciarra