DOMANDA
Un mio parente uomo oggi di 67 anni circa 4/5 anni fa ha scoperto di avere un tumore alla prostata
A fine 2005 è stato operato (credo per questo ma non ne sono certa) e poi ha iniziato delle cure fatte di iniezioni e compresse durate per circa due anni credo.
I controlli nel corso di questi anni psa, ecografie, scintigrafie hanno sempre fatto rilevare buoni risultati e comunque tutto sembra nella norma
Dopo gli ultimi controlli dove il psa dava un valore più alto del solito (1,04 dal solito 0,6…) ma sempre nei limiti il medico gli consiglia PER PRECAUZIONE di rifare un ciclo della cura fatta in precedenza (3 iniezioni una ogni 3 mesi).
LEGGENDO QUANTO SOPRA CHE IDEA SI E’FATTO?
IO NON RIESCO A CAPIRE SE IL MALE C’E’ O SE E’ STATO SCONFITTO
SI PUO’ GUARIRE DAL TUMORE ALLA PROSTATA?
RISPOSTA
Gentile signore, la cura dal tumore prostatico e’ possibile solo in caso di una diagnosi precoce ed un intervento chirurgico realmente radicale. Se dopo intervento permane o risale il PSA allora il tumore era gia in stadio avanzato ed una cura definitiva non e’ piu’ possibile.
Quello che si puo’ fare in questi casi , e’ di rallentare la progressione del tumore cosi’ che il paziente viva con il tumore senza avere complicanze importanti.
Per questo la terapia medica viene eseguita a volte anche in maniera intermittente, sospendendo quando la risposta alla terapia e’ completa con PSA sotto 0.4 ng/ml e negativita’ agli esami di imaging, e riprendendo la terapia per almeno 3-6 mesi quando il PSA risale.
La capacita’ di controllae il tumoe in questo modo puo’ essere di diversi anni, in modo variabile a secondo delle caratteristiche ed aggressivita’ del tumore.
Alessandro Sciarra