chiusura forame ovale (continuo msg)

    Pubblicato il: 26 Marzo 2012 Aggiornato il: 26 Marzo 2012

    DOMANDA

    continuo msg.
    Ho consultato un medico della casa di cura monte vergine a Mercogliano (AV) ,il quale mi ha detto di fare un ecocardiog. Intratoracica (sonda dall’arteria fem.) e in quello stesso momento se fosse necessario chiudere il forame ovale , vorrei saper visto i pareri discordanti dei vari medici da me consultati se secondo lei e’ il caso di intervenire?ci sono le condizioni con questi esami effettuati per pensare ad una chiusura? c’e rischio di rigetto se ci sara’ la chiusura con il famoso ombrellino ( sono un soggetto allergico :RINITE ALLERGICA, STARNUTI, LACRIMAZIONE ECC. ho subito vari interv chirurg, rinoplastica, appendicite tonsille, due cesarei PER IL MDC HO FATTO LA PREVENZIONE) QUALI SONO I RISCHI DELL’INTERVENTO E DEL’ECORG.INTATOR? QUALI SONO LE ASPETTATIVE di vita FUTURE , LA CONVALESCENZA ? devo assumere antibiotici prima dell’esame? c’e’ rischio emorag,? posso morire durante l’intervento ?
    LA PREGO MI RISPONDA APPENA POSSIBILE IN QUANTO L’ESAME E’ PREVISTO PER MARTEDI 27 CM,
    GRAZIE
    soffro anche di vertigini secondo lei possono essere una conseguenza di tale patologia? adesso sono in piena crisi sono 8 gg che assumo vertisec 24 due al giorno ma peggioro sempre piu’ mi puo’ dare qualche indicazione per questo problema che per me e’ invalidante non riesco a stre in piedi , quale farmaco puo’ alleggerire i sintomi e quali indagini devo fare? grazie per la sua collaborazione

    RISPOSTA

    Gentile sig. Petito
    Il problema della pervietà del setto interatriale è legato principalmente all’indicazione della chiusura intesa come: “se e quando”. Infatti ogni caso fa storia a se. Dal mio punto di vista considerando il basso rischio che accompagna l’impianto miniinvasivo del sistema occludente (“ombrellino”) ritengo che la procedura sia da consigliare nella maggioranza dei casi in cui gli esami indichino presenza di shunt sin-dex e presenza di interessamento della sostanza cerebrale, che sembrano essere presenti nel suo caso. E’ chiaro che i medici che procederanno alla gestione del suo caso dovranno tener presente le varie allergie da lei riferite e testare la sua sensibilità al nichel ove mai fossero indirizzati all’utilizzo di prodotti che contengano tale metallo.
    Con l’ecocardiografia intracavitaria i medici potranno dire l’ultima parola sulla indicazione alla procedura.
    Non credo che le vertigini possano avere una correlazione primaria con la sua patologia cardiaca. Le consiglio di consultare uno specialista poichè dai sintomi che riferisce sembra essere una situazione discretamente invalidante.
    Cordiali Saluti
    Dr Fabrizio de Vivo