chiusura tube

    Pubblicato il: 29 Maggio 2010 Aggiornato il: 29 Maggio 2010

    DOMANDA

    Buonasera, ho 38 anni, due figli, e prendo la pillola da ormai sette anni.
    Un paio di anni fa ho avuto problemi di ipertensione e da allora prendo una pastiglia al giorno (Lobivon).
    Il mio ginecologo sostiene che non posso più prendere la pillola a causa dell’ipertensione.
    Preciso cho ho iniziato a prendere la pillola oltre che come metodo anticoncezionale anche a causa del ciclo irregolare e forti mal di testa.
    Il ginecologo mi ha quindi consigliato come metodo anticoncezionale la spirale o la chiusura delle tube.
    Ma la chiusura delle tube è un intervento definitivo, se io dopo cambiassi idea potrebbero riaprirle?
    Secondo lei non posso proprio più continuare a prendere la pillola? Anche la soluzione della spirale non mi sembra adatta a me che soffro sovente di infiammazioni.
    Grazie per l’attenzione,
    Monica

    RISPOSTA

    Gentile M.,
    la problematica della scelta del trattamento anticoncezionale in relazione ad altri trattamenti farmacologici necessità di un parere medico-ginecologico che non è nelle mie competenze. Quello che posso dirle è che forse dovrebbe cercare di capire quanto davvero desidera un’ulteriore gravidanza o quanto in generale lei viva con disagio le ‘cose definitive’. Una tale chiarezza potrebbe aiutarla nella scelta. In generale, l’intervento di chiusura delle tube viene fatto con la prospettiva che sia permanente. Tuttavia, alcune procedure, a seconda della tecnica, sono reversibili chirurgicamente, specie quelle che lasciano intatta una certa quantità di tessuto tubarico, come la tecnica Pomeroy e l’applicazione di clip o anelli. Al contrario la cauterizzazione o la salpingectomia non consentono in genere la reversibilità dell’intervento. Ribadisco, comunque, che non è di mia competenza. Esegua un ulteriore parere ginecologico, in modo da chiarire i suoi dubbi circa la terapia e i dettagli sull’intervento e sulle tecniche di chiusura delle tube.

    Un caro saluto

    Barbara Poletti