chratocono

    DOMANDA

    Mia moglie, 40 anni, cheratocono al III stadio ad entrambi gli occhi con spessore corneale di 418 micron. Assenza di altre patologie oculari, retina in buono stato. Di recente seria difficoltà ad utilizzare lenti a contatto rigide. Prospettati interventi di: a) Mini A.R.K. associato a cross linking ; b) lamellare (LASIK) ; c)anelli intrastomali.
    Quale scelta effettuare?
    p.s. la tecnica lamellare può dare problemi di rigetto?

    RISPOSTA

    Antonio 63

    Caro Antonio,

    tra le opzioni disponibili per la terapia del cheratocono, credo l’impianto di anelli intrastromali associato a cross-linking sia quella più adatta al caso della moglie. Non consiglierei le altre tecniche proposte, che indeboliscono la cornea ed hanno minori probabilità di successo. Quanto alla possibilità di rigetto, questa esiste solo per i trapianti corneali, sia a tutto spessore che lamellari, indicati nel cheratocono. La Lasik invece è una tecnica di chirurgia refrattiva che non prevede trapianti.

    Roberto Bellucci

    Roberto Bellucci

    CHIRURGIA DELLA CATARATTA E REFRATTIVA. Direttore dell’unità operativa di oculistica dell’Ospedale civile Maggiore di Verona. Nato a Urbino nel 1952, si è laureato a Padova nel 1976 e poi si è specializzato in oculistica a Verona nel 1980. Dal 1979 insegna chirurgia del segmento anteriore dell’occhio all’università della città scaligera. Esegue, fra gli altri, interventi […]
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