DOMANDA
Salve,
sono una donna di 32 anni, madre di due bambini piccoli.
A seguito di un Pap test con esito HSIL (il pap testdi te anni prima era negativo!) mi sono sottoposta a colposcopia e biopsia mirata che ha dato il seguente esito:” cin3/cis esteso agli sfondati ghiandolari”. La ginecologa dice che è esclusa l’invasione e al momento anche la microinvasione.Sono in attesa della conizzazione ma ho dei dubbi.
In particolare:”L’esame istologico sul cono potrebbe rivelare qualcosa di peggiore rispetto alla mia attuale diagnosi?”. In quest’ultmo caso, che speranze di vita avrei?
Ringrazio anticipatamente.
Distinti saluti
Una mamma preoccupata.
RISPOSTA
Cara Signora,
dopo la diagnosi di CIN III/CIS sulla biopsia della cervice uterina l’esecuzione della conizzazione è tappa fondamentale per documentare la diagnosi non su un unico punto ( dove è stata effettuata la biopsia) ma su tutta la cervice uterina. Ciò è essenziale per valutare la reale estensione della malattia e scegliere quale intervento terapeutico è più adatto. La lesione è comunque in stadio inizialissimo ed è assolutamente curabile.
Cordiali saluti
Dott. Francesco Raspagliesi