DOMANDA
buongiorno, ho 50 anni e sono stata operata in laparoscopia a dicembre 2017 per isterectomia con mantenimento delle sole ovaie, a causa di un utero fibromatoso che provocava perdite emorragiche. Nel febbraio 2019 ho dovuto fare un nuovo intervento in laparoscopia per asportare un’ovaia di 7cm andata in torsione e necrosi. L’altra ovaia era ok. A distanza di un mese dall’intervento anche l’ovaia rimasta ha presentato una cisti funzionale di 2,4 cm poi riassorbita. Da poco l’ovaia ha nuovamente sviluppato due cisti funzionali da 4 cm l’una che hanno comportato una degenza ospedaliera di una settimana per dolori simili al primo episodio di torsione ma che si sono risolti con terapia antinfiammatoria, dato che l’ovaia non era torta ma correttamente vascolarizzata.
Non potendo prendere la pillola per problemi di circolazione venosa alle gambe (ho già provato da ragazza ma ho avuto per tre mesi dolori importanti alle gambe con comparsa di capillari su tutte le gambe) esiste una terapia per ridurre il funzionamento ovarico? è possibile indurre una menopausa irreversibile senza poi continuare a prendere medicinali? eventualmente cosa mi consiglia?
Grazie infinite
RISPOSTA
Buongiorno: data la sua storia, alla sua età in effetti se arrivasse la menopausa sarebbe la soluzione migliore. Escluse le pillole, valuti le “minipillole”. Sono farmaci a base di progesterone, senza estrogeni, prescrivibili con maggiore elasticità . Certo non garantiscono al 100% un blocco dell’ovulazione come le pillole, ma è pur sempre un inizio. Per la cronaca, vi sono poi le iniezioni di ” analoghi del GnRh”.Farmaco potente, che induce una vera menopausa, ripetibile fino a 6 mesi. Alla sospensione però tutto torna come prima ( se nel frattempo non è arrivata la vera menopausa). valuti il tutto con il suo curante.