DOMANDA
Gent.le Dott. Vignali,
ho 25 anni e,grazie ad una semplice ecografia pelvica, mi sono accorta di avere una cisti di quasi 6 cm all’ovaio sinistro.Ho consultato il mio ginecologo il quale,a seguito di un’ecografia transvaginale,ha constatato che si tratta di una cisti funzionale di tipo luteinico e mi ha prescritto la pillola Klaira ritenendo non necessario intervenire chirurgicamente dal momento che la mia ultima visita ginecologica risaliva a sei mesi fa e della cisti non vi era alcuna traccia.Mi fido molto del mio medico ma ho letto di studi recenti i quali dimostrano che in realtà l’efficacia della pillola è limitata alla prevenzione nella formazione delle cisti piuttosto che alla cura di cisti già esistenti.Alla luce di tali studi e,secondo il Suo parere,sarebbe meglio asportare la cisti o iniziare la terapia con Klaira?Non sono molto entusiasta della pillola e non vorrei doverla prendere inutilmente dovendomi poi successivamente sottopormi comunque all’intervento.Grazie. D.
RISPOSTA
Gentile Signora,
quello che dice è corretto. Fino ad oggi, in presenza di una cisti funzionale (cioè legata alla funzione dell’ovaio) si prescriveva alla paziente una pillola estroprogestinica con lo scopo di mettere a riposo l’ovaio (e quindi la sua funzione) e quindi di ridurre o eliminare la cisti. Questo comportamento ha sempre portato i suoi frutti positivi, se la cisti era funzionale. Il lavoro scientifico di cui lei parla, sostiene invece che è sufficiente monitorare la paziente con ecografie periodiche e, se la cisti è funzionale, scomparirà da sola. Se il suo ginecologo ha ragione, e quindi la cisti è funzionale, probabilmente scomparirà da sola. Il mio consiglio, per non rompere il rapporto di fiducia che la lega al suo medico, è esprimerle i suoi dubbi e discutere con lui sull’eventualità di non assumere la pillola alla luce degli studi che ha citato. Cordiali saluti, Michele VIGNALI