DOMANDA
Buongiorno, sono una donna di 34 anni. Circa un’anno fa a seguito di un movimento brusco ho sentito un ‘crack’ al ginocchio sx, allora detti la colpa alla quinta malattia da poco contratta. Due mesi fa durante una gita di tre giorni con scarpe molto scomode ho avvertito notevole fastidio al ginocchio in questione, e a distanza di pochi giorni un rigonfiamento nella parte posteriore dello stesso. Mi sono sottoposta a ecografia articolare la quale ha evidenziato modeste alterazioni entesopatiche del tendine quadricipitale rotuleo, normale il T rotuleo, normoecogeni i legamenti collaterali, alari e il tratto ileo tibiale. Normoecogeno il corpo di Hoffa. Posteriormente si riconosce una cisti poplitea delle dimensioni 110 long x 21 ap x 24 ll.mm.con pareti sottili ed alcuni setti avascolari. La formazione sembra comunicare con la cavità articolare. A questo punto credo sarebbe opportuno sottoporsi a RM ma dato il mio stato gravidico al secondo mese il ginecologo si è opposto. La mie domande sono, devo preoccuparmi o posso aspettare tranquillamente rimandando tutto a dopo il parto? Cosa pensa possa aver causato tutto questo? Gli esami del sangue sono ok compreso reuma test. Cosa mi consiglia?
RISPOSTA
La cisti poplitea o cisti di Baker è una dilatazione della borsa sinoviale gastrocnemio semimembranosa. In parole semplici è un cuscinetto che è normalmente presente in tutte le ginocchia. Quando per un qualsiasi motivo il ginocchio s’infiamma la borsa sierosa si gonfia riempiendosi di liquido e prende il nome di cisti. Le condizioni patologiche associate più frequentemente alla cisti poplitea sono le rotture del menisco mediale e le patologie reumatiche infiammatorie. Occorrerebbe porre una diagnosi di certezza e trattare la causa principale. Ad esempio nel caso di una rottura meniscale eseguire una RM e trattare in artroscopia la lesione meniscale. Se è interessata ad approfondire l’argomento trova sul mio sito, nella sezione pubblicazioni, i riferimenti ed i links a lavori che trattano l’argomento. Solitamente non si tratta di patologie che richiedono una terapia urgente.