DOMANDA
Gentilissima dottoressa dopo anni (8/9) di cistiti ricorrenti, anche due volte in un mese, curate con antibiotici, ho fatto recentemente la cistoscopia,sconsigliata sempre da tutti gli urologi consultati (e sono stati veramente tanti) da cui è risultata una cistite bollosa. L’urologa che ha effettuato l’esame mi ha prescritto lo ialos per due/ tre mesi che ho iniziato a prendere da gennaio.
dopo un mese e mezzo di cura mi ritrovo sempre con gli stessi sintomi (bruciori e disturbi vari), e ho fatto varie urinoculture da cui risulta sempre l’e.coli ma l’urologa mi ha spiegato che si tratta di un falso positivo in quanto l’esame delle urine era normale (senza nitriti, senza emazie e con 3/4 leucociti) quindi mi ha prescritto un’antinfiammatorio (oki) da cui non ho tratto giovamento.
Negli anni passati ho fatto anche 2 cicli di instillazioni vescicali, senza giovamento, e prendo da circa 1 anno il d-mannosio.
Ora le chiedo se la cura che mi è stata data è giusta? devo fare altri esami? perché sono arrivata al punto di non poter più svolgere una vita normale.
La ringrazio e attendo una sua risposta.
RISPOSTA
Gentil.ma buonasera,
trovare una cistite bollosa è un reperto molto comune e significa poco.
Occorre fare una diagnosi per i disturbi che lamenta e sono necessarie valutazioni funzionali vescicali,ev. una Uro TAC,tamponi uretrali e vaginali,una valutazione intestinale.
La cura senza la diagnosi credo non sia molto utile.
Cordialità