Citeri Clinici Oggettivi valutazione Setto Nasale.

    DOMANDA

    Gent.Prof. Staffieri, per concludere vorrei porLe un quesito di interesse Generale per Noi pazienti e riguarda un eventuale Suo cortese chiarimento sui Criteri Clinici utilizzati dagli Otorino per decidere della necessità o meno di eseguire un intervento correttivo su un Setto Deviato nasale. In effetti, mai così Univoco e Chiaro per Noi Pazienti….! In pratica, i Criteri Clinici più Importanti utilizzati dagli Otorino, generalmente, per decidere se eventualmente intervenire o meno sul Setto Nasale, riguardano la presenza di distrubi Sinusitici frequenti e Cronicizzati e Cefalee ? Non credo tanto, da quel che ho inteso, la pervietà totale della Narice, immagino non essenziale in assoluto (considerando che più dell’80 % della popolazione Caucasica è portatrice di Deviazioni più o meno importanti del Setto e certo, non richiedono interventi Chirurgici correttivi….!); poi si sovrappongono anche quadri congestivi della mucosa nasale che mascherano sicuramente la rilevanza della deviazione del Setto nel provocare problemi respiratori e via dicendo; insomma, una parziale chiusura di una narice è compendiata dalla Natura anche per motivi fisiologici ciclici ed è sempre perfettamente compensata e quindi sicuramente non richiede interventi invasivi; vi sono quindi punti fermi Clinici che l’Otorino utilizza per decidere o meno della Necessità di porre in essere un intervento correttivo (che immagino, se non assolutamente necessario, si tende a evitare; il famoso “Primum Non Nocere”)

    RISPOSTA

    L’intervento di correzione del setto nasale va posto in un paziente con sintomi soggettivi di ostruzione nasale e/o nei casi in cui esistono delle chiare evidenze di complicazioni legate alla condizione anatomica del setto.

    Alberto Staffieri

    Alberto Staffieri

    Direttore della clinica otorinolaringoiatrica dell’Università di Padova. Nato a Traversetolo (Parma) nel 1944, si è laureato a Parma. Si è specializzato in otorinolaringoiatria e audiologia presso l’Università di Ferrara e in odontoiatria presso l’Università di Padova. Nell’ateneo veneto è professore ordinario di otorinolaringoiatria.
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