citomegalovirus e Augmentin

    Pubblicato il: 3 Agosto 2013 Aggiornato il: 18 Ottobre 2019

    DOMANDA

    Buongiorno dottoressa,20 giorni fa mio figlio ha avuto la febbre a 40 per 2 gg, dato che non scendeva con la tachipirina, gli è stato somministrato Augmentin. La febbre al momento è scesa per 2 giorni, poi ha avuto un altro picco di 40° e sono comparsi tanti puntini che si sono sparsi dal viso fino alla punta dei piedi,al che abbiamo sospeso Augmentin (dopo 6 giorni).I puntini si sono ingrossati e dopo di che si sono “omogeneizzati” iniziando a scomparire dal viso scendendo a cascata,tutto questo con febbre a 39-40. Hanno presunto un morbillo (sebbene il bimbo fosse vaccinato)… dopo 4-5 giorni i puntini pruriginosi e la febbre sono spariti. Oggi ritiriamo le analisi e scopriamo che tutto ciò non è stato morbillo, ma bensì Citomegalovirus… questa cosa ha stranito tutti i medici della zona perchè il corso e il decorso convinceva tutti fosse stato morbillo. Io vorrei chiederle se è possibile che, avendo trattato il bimbo con Augmentin, si sia scatenata una reazione simile al morbillo, avendo il bambino il citomegalovirus? E’ possibile che “malattia” e antibiotico si siano scontrati a tal modo?
    Spero di essere stata il più chiara possibile, grazie del tempo dedicatomi. Giovanna

    RISPOSTA

    Gentile Signora,

    La cosa più probabile è che suo figlio abbia avuto la mononucleosi. Infatti, il virus di Epstein-Barr, causa della mononucleosi, determina la manifestazione cutanea da lei descritta in corso di terapia con amoxicillina e amoxicillina + acido clavulanico. Inoltre, lo stesso virus cross-reagisce con il citomegalovirus e questo potrebbe spiegare la positività riscontrata per citomegalovirus agli esami di laboratorio. Infatti, il citomegalovirus non si associa a problematiche particolari in corso di terapia con amoxicillina e suoi derivati. In merito al morbillo, è sicuramente vero che vi sono attualmebte epidemie in molte Regioni del nostro Paese ma suo figlio dovrebbe essere stato vaccinato. Se non lo è stato le raccomando di farlo vaccinare quanto prima! In ogni caso, considerato che le forme da lei descritte si autorisolvono, non sono necessari ulteriori esami perché l’identificazione dell’agente eziologico non modifica la gestione clinica successiva del bambino