CLOSTRIDIUM DIFFICILE COME SI TRASMETTE

    DOMANDA

    Buonasera,
    volevo chiedere un chiarimento in merito al Clostridium difficile. Due anni fa
    mio padre è stato ricoverato in ospedale per polmonite. E” stato trattato con
    Levoflaxcina per una settimana via endovena. Purtroppo ha contratto il Clostridium difficile dovutamente all’utilizzo dell’antibiotico
    L”ospedale dopo aver fatto l”esame delle feci con esito da Clostridium ha somministrato il Metrinodazolo.
    Ora a mio papà, a causa di una bronchite, è stato prescritto lo Zitromax.
    Nel foglio illustrativo del medicinale si parla di Clostridium. Deve assumere le
    tre compresse.
    Avendo già avuto il clostridium sicuramente con l”assunzione di Zitromax tornerà
    ad averlo?
    Per quanto riguarda l”infettività anche chi abita con lui sarà soggetto a Clostridium?
    Se una persona si lava le mani può lo stesso essere contagiato per il solo fatto
    che le spore sono nell”aria?
    Sono molto preoccupata può dirmi qualcosa in più riguardo alla trasmissione
    ad altre persone che stanno bene?
    Respirando la stessa aria, toccando gli stessi oggetti si può rimanere infettati?

    Grazie per l”attenzione

    RISPOSTA

    L’infezione da Clostridium difficile è tipicamente ospedaliera e colpisce prevalentemente soggetti anziani e debilitati, quasi sempre in conseguenza di terapie antibiotiche varie. Il rischio per il soggetto ci può essere e il precedente va segnalato al medico prescrittore anche se l’azitromicina non è un antibiotico a rischio significativo. Per quanto riguarda il rischio di contagio domestico-familiare direi che non è un problema se non in presenza di un portatore certo di spore; in questo caso disinfettare lavabo e water coni con acqua e candeggina.

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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