Cmv in gravidanza

    Pubblicato il: 22 Giugno 2018 Aggiornato il: 22 Giugno 2018

    DOMANDA

    Buongiorno dottore,
    sono alla 35esima settimana di gravidanza e negli ultimi esami del sangue la mia ginecologa mi ha prescritto anche il test anti-CMV. I risultati sono stati Igm 6.75 (igm 14 indica la presenza di anticorpi), quindi, da quello che capisco, ho contratto il virus in passato e ora non ho infezioni. Avevo fatto il medesimo test all’8 settimana (6 dicembre) con igm 5.75 e igg 109 (stessi valori di riferimento); la mia ginecologa al tempo non mi aveva fatto fare avidity test per capire quando avevo contratto il virus (io non lo avevo chiesto perchè neanche sapevo l’esistenza di tale test) e non mi aveva comunicato che è possibile una ri-attivazione del CMV (pertanto è un esame che non mi ha mai più prescritto fino ad ora). Qua le mie domande:
    – per quanto tempo le igm rimangono positive? Posso star ragionevolmente tranquilla che non ho avuto l’infezione nelle prime 8 settimane di gravidanza?
    – è possibile che io abbia contratto nuovamente il virus in questi mesi e che ora le igm si siano negativizzate? (attorno a metà febbraio ho avuto un paio di giorni di febbre, forte raffreddore e male alla gola, che è stata archiviata come lieve influenza stagionale) o posso star ragionevolmente tranquilla per la salute del bambino?
    – che relazione esiste tra CMV ed herpes labiale? A metà novembre (quando ero a 5 settimane di gravidanza, anche se ancora non lo avevo scoperto) ho avuto un herpes labiale (cosa di cui soffro almeno 1 o 2 volte l’anno da quando ho 18 anni), può avere una relazione con i risultati del test CMV dell’8 settimana?
    Preciso che tutti gli esami ecografici fatti fino ad ora non hanno evidenziato nessuna anomalia
    Grazie mille

    RISPOSTA

    Cominciamo dal fondo del suo messaggio: nessun rapporto tra CMV ed Herpes labiale. Quanto agli esiti dei suoi esami, come ho già avuto modo di segnalare su questo sito, il test per rilevare gli anticorpi IgM, utilizzato per accertare infezioni in atto o recenti, purtroppo evidenzia spesso risultati falsi positivi o ai limiti della positività, mentre la rilevazione di anticorpi IgG contro il CMV ha di solito un consistente significato di una passata infezione, come correttamente rilevato dalla sua ginecologa. In questi casi, comunque, per capire meglio la situazione, l’esecuzione del test di avidità per le IgG è dirimente: infatti, se il valore percentuale di avidità è elevato, c’è la certezza che non è presente un’infezione primaria in atto o recente.