Coliche addominali da un anno e sangue occulto positivo a 23 anni

    Pubblicato il: 11 Novembre 2021 Aggiornato il: 11 Novembre 2021

    DOMANDA

    Buongiorno, scusi il disturbo.
    Mi rivolgo a questa piattaforma perché non so più cosa fare e come agire.
    Ho 23 anni e da un anno soffro di forti mal di pancia che portano conseguentemente diarrea (magari anche solo 2-3 scariche ma con forte dolore addominale).
    L’anno scorso ho quindi fatto gli esami necessari anche dopo aver ottenuto un esame di calprotectina fecale a 695.
    L’ecografia è risultata negativa così come la risonanza magnetica.
    Ho seguito una terapia per il colon irritabile, diagnosi che mi è stata fatta più volte escludendo tutto il resto.
    Non ho altri sintomi come febbre, non mi capita mai di stare male di notte (per questo hanno anche spesso escluso patologie come morbo di Crohn.
    L’unico sintomo che ho raramente è un senso di incompletezza ad evacuare.
    Con questa terapia seguita, è andata meglio e la calprotectina si è abbassata a 27.
    Tuttavia, ancora dopo un anno mi capitano questi episodi di coliche addominali almeno una volta a settimana e l’unica cosa che mi aiuta un po’ è buscopan compositum o rilaten.
    E’ come se mi restassero le feci nell’intestino, forse dovuto al fatto che sono sempre stata stitica, per poi trasformarsi in episodi di coliche addominali.
    Sono quindi andata da un altro specialista che mi ha chiesto gli ultimi accertamenti dato anche che l’anno scorso l’emoglobina era un po’ bassa (a 10) così come il ferro.
    Da questi ultimi esami, l’emoglobina è tornata a 12 e il ferro non è altissimo ma nella media.
    La coprocoltura è negativa e la calprotectina a 71 (sottolineando una lieve infiammazione).
    Quello che però mi ha portato a scrivervi è l’esame del sangue occulto: il primo campione è risultato negativo e gli altri due positivi.
    Sono quindi molto agitata e mi sono informata subito per una colonscopia.
    Tuttavia, tutti i medici che ho sentito mi hanno detto che è improbabile alla mia età e considerando i fattori clinici, essere in presenza di qualcosa di grave come un tumore al colon.
    Mi hanno detto che il sangue occulto positivo potrebbe essere dovuto ad una ragade e alla mia delicata situazione passata: sono stata infatti operata 5 volte per una fistola sacro coccigea plurirecidiva.
    Ora questo problema sembra essersi risolto ma a volte, avendo una pelle molto fragile e una piccola ferita superficiale che si riapre, la zona sanguina e infatti poco prima dell’ultima visita proctologica, mi sono recata dal medico di famiglia e appena mi ha toccato, ho sanguinato.
    Mi sono recata poi dal mio proctologo il quale mi ha confermato di avere una ragade e un’emorroide sentinella, entrambe indolore.
    Vi chiedo quindi se il risultato positivo potrebbe essere dovuto a questi fattori.
    Sto intanto seguendo un’ennesima terapia (anselax, pentacol, valtrax e singoteo).
    Ora sono esattamente 18 giorni che non ho mal di pancia e mi sembra un miraggio ma non so se in ogni caso sia meglio fare una colonscopia per stare tranquilla.
    Grazie di tutto e scusate.
    Cordiali saluti, Martina

    RISPOSTA

    Cara Martina, come spesso scrivo, questa rubrica è idonea a quesiti sintetici e precisi. Una descrizione complessa come la sua mi permette solo di risponderle su alcuni punti da lei citati.

    a) E’ vero che l’intestino irritabile è una condizione frequente nei giovani ma è una diagnosi spesso usata a sproposito;

    b) Il sangue occulto è inutile se ci sono sintomi già di sanguinamento macroscopico e poi la sua positività conduce alla prescrizione di una colonscopia;

    c) sicura che fosse una fistola coccigea e non una fistola perianale? di solito una fistola coccigea ben trattata non recidiva?

    d)L’ecografia era una ecografia standard addome o una eco delle anse intestinali?

    e) il complesso (sintomi, anemia, calprotectina) indirizzano a un buon esame endoscopico

    f) in tutti i modi il percorso diagnostico dell’intestino irritabile prevede a volte una colonscopia “di esclusion”.

    g) un consiglio: non cambi troppi medici!!

    Gabriele Riegler

    Gabriele Riegler

    Professore associato di gastroenterologia all’ Università della Campania Luigi Vanvitelli. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 per poi specializzarsi in semeiotica e diagnostica di laboratorio e in gastroenterologia. Autore di oltre 160 lavori scientifici, si è occupato di ricerca in tema di cancro del colon, di malattie infiammatorie intestinali e di […]
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