colite ischemica?

    Pubblicato il: 7 Aprile 2013 Aggiornato il: 7 Aprile 2013

    DOMANDA

    Gentile Prof. Io soffro da almeno 35 anni di colon irritabile (adesso ho 63 anni) ed ho fatto una colonscopia il gennaio 2007, fatta in ottima toilette, che è risultata negativa salvo per alcuni diverticoli del sigma. Nell’agosto del 2012 ho avuto un infarto cardiaco con inserimento di stent. Dopo 6 mesi di cura con molti farmaci fra cui Coumadin, Plavix e cardioaspirina l’8 marzo mi viene tolto il Coymadin rimanendo con Cardioaspirina e Plavix due antiaggreganti. Verso il 12 mi inizia un dolore alla parte bassa sinistra del colon che a pigiarmi con la mano è molto acuto. Questo dolore mi dura alcuni giorni. Il medico mi dice che si tratta del colon irritabile Alcuni giorni dopo questo dolore è sempre forte. Una mattina insieme alle feci c’è del sangue che non è nero nè rosso vivo. Fatto questo, il dolore comincia a diminuire e nell’arco di un paio di giorni scompare e a tutt’oggi che le scrivo niente più dolore niente più sangue. Consigliata colonscopia, prenotata all’ospedale della città per il 30 Aprile prossimo. Il mio medico ha pesato anche a un’altra ipotesi oltre a quella dell’intervento dei 2 antiaggreganti: Colite Ischemica tenendo conto anche dell’infarto al miocardio in soggetto con aterosclerosi. Mi farebbe molto piacere avere una Sua opinione. Grazie infinite

    RISPOSTA

    Egregio lettore , cercherò di darle una risposta pur in presenza di dati non del tutto completi e di patologie concomitanti complesse. Patendo da quest’ultime , il colon irritabile è una sindrome molto frequente soprattutto nelle prime decadi di vita e in particolare nel sesso femminile e si caratterizza per la presenza di dolori addominali e irregolarità dell’alvo ma non per il sanguinamento rettale che rientra nei cosiddetti sintomi d’allarme. La diverticolosi del colon sempre più frequente dai 50 anni in su, può in alcuni casi dare segno di sé con dolori addominali prevalenti in sede inferiore sinistra con febbre e talora con sanguinamento rettale. Il trattamento con anticoagulanti orali o antiaggreganti piastrinici non è responsabile di per sé del sanguinamento rettale. Pertanto vista la sua precedente endoscopia condotta come da lei sottolineato in modo ottimale sino al cieco, ritengo che la causa più probabile del sanguinamento sia da ricondurre ai diverticoli . Meno probabile una ipotesi ischemica in considerazione dell’attuale uso della doppia antiaggregazione. Quest’ultima terapia in genere viene protratta per un anno dal posizionamento dello stent coronarico medicato e non deve essere interrotta per la colonscopia con biopsie da lei già programmato e considerato esame endoscopico a basso a basso rischio di sanguinamento .

    Marco Soncini

    Marco Soncini

    ESPERTO IN SANGUINAMENTI GASTROENTERICI. Responsabile dell’unità operativa semplice di fisiopatologia digestiva presso l’ospedale San Carlo Borromeo di Milano. Nato a Milano nel 1957, si è laureato in medicina nel 1982 e si è specializzato in medicina interna e in gastroenterologia. È autore di 19 articoli pubblicati su riviste indicizzate ed è consigliere nazionale dell’Associazione italiana […]
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