DOMANDA
Gentilissimo dottore,
Sono un ragazzo di 20anni. Mi è stato diagnosticato qualche mese fa un collo vescicale rilevato con i primi segni di vescica da lotta, in seguito a cistoscopia effettuata per difficoltà nella minzione. Prima di arrivare alla cistoscopia ho tentato una uroflussometria, ma non è riuscita perché non riuscivo a svuotare la vescica. Da ecografia addominale, la prostata risulta di dimensioni normali. Dalla diagnosi di collo vescicale rilevato assumo teraprost (prima 2 mg e ora 5 mg) che comunque non porta a nessun miglioramento nel flusso urinarie, Volevo dei chiarimenti su cosa sia il collo vescicale rilevato, non ho trovato molto a riguardo. Leggo di sclerosi del collo vescicale, stenosi del collo vescicale e ipertrofia prostatica benigna, che portano a sintomatologia simile, ma nulla riguardo il collo vescicale rilevato. È dovuto a ipertono muscolare? Se si l’uso di spasmex potrebbe aiutare? Potrebbero avere efficacia esercizi di rilassamento della muscolatura pelvica presso un fisioterapista specializzato? In generale cosa mi consiglia? Vorrei allontanare quanto più possibile l’intervento chirurgico dato che può avere diversi effetti collaterali, anche importanti.
RISPOSTA
Egregio signore,
“il collo rilevato” non mi risulta essere una “malattia” ! Semmai è un quadro morfologico …
Per quel che mi riguarda, l’iter diagnostico prevede: una uroflussometria; una uretrocistografia ascendente e minzionale; semmai uno stidio urodinamico. La cistoscopia non è prevista.
La malattia del collo vescicale, se questa è la diagnosi, richiede, semmai, un trattamento medico prima e, nel caso di fallimento, un trattamento endoscopico. Questo va valutato attentamente poichè, generalemente, si tratta di soggetti giovani e il rischio di eiaculazione retrograda è molto alto.
Cordiali saluti,
Filiberto Zattoni