DOMANDA
Dopo un periodo molto difficile, finalmente sto per trasferirmi nella mia nuova casa. Vorrei fare le pareti colorate: lei cosa mi consiglia per le varie stanze (la casa ha l’ingresso, un servizio, la cucina a vista in sala e la camera da letto)? Vorrei che mi dessero una sensazione di tranquillità …
RISPOSTA
Congratulazioni per aver posto un problema cosi’ interessante!
Innanzitutto una scelta fondamentale va fatta prima di ogni altra cosa: preferisce i colori caldi o freddi? I colori caldi sono in genere piu’ adatti per ambienti dove si abita, ma se si lavora molti preferiscono colori freddi.
In secondo luogo che tipo di illuminazione e’ presente o preferisce installare: ancora, come prima, luci calde (2700° K[elvin], questi valori si trovano sulle confezioni delle piu’ importanti case di lampadine), fredde (6400° K)o una mezza via (4000° K). Sul posto di lavoro conviene luce piuttosto fredda, mantiene piu’ svegli e favorisce una piu’ corretta percezione dei colori, mentre nell’ambiente circostante e’ spesso preferibile luce calda.
Per quanto riguarda i colori delle pareti, contrariamente a quanto si pensa e si dice di solito, non sono le diverse tinte ad esercitare effetti emotivi quali rilassamento o tensione, ma la loro intensità , saturazione. Un blu o un verde molto cromatici hanno lo stesso effetto eccitante di un rosso o un arancione, mentre un rosso o un arancione tenui sono altrettanto rilassanti del verde e del blu poco saturi. Cio’ che fa la differenza e’ l’aspetto caldo o freddo, che può piacere in grado diverso a persone diverse e a seconda delle circostanze.
Inoltre colori chiari, insieme con illuminazione piuttosto freddina intensa e diffusa, danno ovviamente un senso di apertura e attivazione, mentre colori non molto chiari, illuminazione relativamente bassa calda e localizzata sono adatti per l’intimita’. Mentre non e’ molto difficile cambiare il tipo e l’intensita’ delle luci, non lo e’ altrettanto per i colori delle pareti (pavimento e soffitto inclusi), e di conseguenza si deve cercare il miglior compromesso in funzione dell’uso che si intende fare degli ambienti domestici.
Infine la varietà cromatica dei diversi locali puo’ essere molto attraente, e talvolta funzionale, purche’ non eccessiva (come in tutte le cose!).
Molti credono che la mancanza di colore cromatico (e quindi l’uso di bianco, nero, grigio) sia segno di eleganza, o di una architettura sofisticata, ma talvolta non si tiene conto della reazione emotiva globale di chi vive, lavora e gioca in un ambiente, per valorizzare invece solo aspetti intellettuali. “Il colore e’ vita”, o “la vita e’ colorata”, non abbiamone paura!