Colpocele

    Pubblicato il: 18 Gennaio 2010 Aggiornato il: 18 Gennaio 2010

    DOMANDA

    Preg.mo Prof.
    Mauro Cervigni

    In seguito a fitte improvvise e molto dolorose, a mia moglie è stato diagnosticato colpocele.
    L’uroginecologo, dopo approfonditi esami, l’ha lasciata libera di decidere sull’intervento segnalando che ci sono casi di prolassi di vario genere sopportati.
    Attualmente pare che ci sia una certa remissione della sintomatologia dolorosa.
    Desidero domandare se attualmente può praticare il rapporto sessuale, se è possibile un adattamento naturale della patologia ovvero un sicuro peggioramento, quali possono essere le complicanze dell’intervento e come può essere il decorso postoperatorio visto che nel forum ci sono state lamentele di una paziente ed infine se può indicarmi dove effettuano l’intervento in endoscopia
    La ringrazio per l’attenzione e Le invio i migliori saluti

    RISPOSTA

    Gentile Signore,
    il colpocele, se non corretto chirurgicamente, può peggiorare nel tempo fino a coinvolgere sia la vescica che l’intestino con alterazioni funzionali dei due apparati. Sarebbe quindi consigliabile valutare il grado di abbassamento della parete vaginale che se di grado modesto (di cui lei nella lettera non fa cenno) potrà essere trattato con cicli di riabilitazione pelvica e se di grado più severo potrà essere risolto chirurgicamente. I rapporti sessuali possono nel frattempo essere praticati se per sua moglie questo stato anatomico non riveste particolare imbarazzo.
    L’intervento chirurgico di correzione del prolasso genitale può essere effettuato con diverse tecniche di sospensione e con conservazione dell’utero. Il decorso post operatorio prevede solo di astenersi dai rapporti sessuali, dal sollevare pesi o fare sforzi durante il periodo della cicatrizzazione che può durare anche diversi mesi. Tengo a precisare che il colpocele, anche se si presenta di grado severo, non è caratterizzato dal sintomo dolore e la causa di questo sintomo andrebbe indagata in maniera più approfondita.
    Cordiali saluti
    Prof. Mauro Cervigni