Colstridium difficile

    DOMANDA

    Buonasera ho 65 anni , a novembre 2017 ho contratto il batterio del clostridium d. sono stata ricoverata in ospedale ed ho effettuato la terapia con vancomicina. Il mio intestino a distanza di tempo non è ancora normalizzato. La mia alimentazione è basata solo su banane, patate, carote, pasta, pane, pesce e carne. A distanza di mesi continuo a prendere fermenti lattici. Appena mangio qualcosa di diverso iniziano dolori alla pancia. Desidero avere un Suo parere in merito. Quando potrò riprendere la mia alimentazione normale o non sarà più possibile?. Per me questo batterio è stato devastante. Premetto che prima ero un soggetto che soffrivo di stipsi. Dal momento del batterio si è modificato anche il mio intestino. Non più stipsi, anzi feci sempre morbide. Grazie per la risposta, cordiali saluti

    RISPOSTA

    Occorre innanzitutto accertarsi che l’infezione sia stabilmente debellata. Chiarito questo punto si potrebbe essere creato un dismicrobismo intestinale (flora batterica non equilibrata) e continuare ad assumere fermenti può non essere utile (sarebbe come cercare di seminare un prato già troppo fitto!) e quindi va valutata la possibilità di assumere prima per circa 5-7 giorni un antibiotico di contatto (che agisce SOLO sull’intestino), solo dopo seguito da fermenti per un paio di setimane e non oltre. Oppure ha sviluppato una cosiddetta sindrome dell’intestino irritabile post infettiva e quindi va affrontata come tale

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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