DOMANDA
Quali strumenti e azioni ho a disposizione per proteggere la mia salute, che ritengo minacciata dallo stress correlato al lavoro?
RISPOSTA
La prevenzione dei danni da stress si giova sia di misure individuali che collettive. Le prime sono mirate ad aumentare le capacità dell’individuo ad opporsi ai fattori di stress. Difatti la tensione ambientale e lavorativa non è necessariamente un male per l’organismo. Al contrario, la mancanza di stimoli che si verifica, ad esempio, nella disoccupazione, è una causa unanimemente riconosciuta di patologia. Il lavoratore che riesce efficacemente ad opporsi allo stress lavorativo acquisisce un elevato livello di soddisfazione e benessere. Si parla in questi casi di “eustress”, mentre quando le risorse dell’individuo sono superate dalle tensioni esterne si verifica il “distress”, che può trasformarsi in una vera e propria malattia.
Per aumentare le proprie risorse individuali si può ricorrere a numerose tecniche di rilassamento, aumentare l’impegno fisico, ritagliare spazi per attività gratificanti.
Il lavoratore inoltre può attivare gli interventi a carattere collettivo, eventualmente rivolgendosi al proprio Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza (la cui elezione o nomina è prevista in tutte le aziende). La valutazione del rischio stress da lavoro e la messa in opera di provvedimenti preventivi, è obbligatoria in Italia per tutte le aziende. Ne è responsabile il datore di lavoro, che si fa aiutare per redigerla da un servizio tecnico (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) e da un servizio sanitario (Medico Competente). Il lavoratore può quindi rivolgersi a questi servizi per saperne di più, personalmente o tramite il proprio Rappresentante.