DOMANDA
Nell’ultimo anno, nonostante l’amore che dichiara di provare per me, il mio compagno ha cercato maggiori soddisfazioni regalandosi un paio di ‘avventure’ con delle escort! Alla mia scoperta del fatto si giustificò dichiarandosi affetto da ossessione per il sesso. Disturbo del quale, a suo avviso, aveva sofferto in passato e che lo aveva già portato a frequentare, assiduamente, il mondo della prostituzione. Disturbo nel quale, sempre a suo avviso, era ricaduto in concomitanza della nostra crisi. A patto che iniziasse un percorso psicoterapeutico, ho scelto di tentare la via del perdono, ma il terapista al quale si è rivolto non ha riscontrato in lui la patologia di cui sopra. Piuttosto gli riconosce uno spiccato egoismo, unica causa dei suoi tradimenti! Anche alla luce di ciò mi sono scoperta incapace di chiudere ogni rapporto con lui, ma non riesco a convivere con l’idea di quei tradimenti, delle menzogne e dell’ipocrisia in cui mi ha fatta vivere per un intero anno. Sono così piena di rabbia che, a tratti, riesco a provare solo profondo odio nei suoi confronti. Così piena di rabbia che riesco solo a gridargli contro le peggiori offese… E tutta questa rabbia mi tiene imprigionata in uno stato di confusione e dolore che m’impedisce di andare avanti… Non so cosa fare con lui, non so come fare a perdonare. Ho solo voglia di gridare e piangere! Lei ha un consiglio da darmi? Un suggerimento per imparare a controllare la mia rabbia, il mio rancore? Un modo per andare avanti?
RISPOSTA
Non ho ricette miracolose, ma posso suggerire di provare ad analizzare quello che le succede in maniera più razionale, suddividendo il problema nelle sue varie componenti, per esempio: quanto si sente indipendente come persona, se e quanto il legame con il compagno è stato usato come sostegno alla propria autostima, come riesce a confrontarsi con la competizione con le altre donne, qual è il bilancio per lei dei pregi e difetti del suo compagno ecc., il presupposto è che la rabbia è il risultato del senso di impotenza nell’affrontare un conflitto, e che prospettarsi delle soluzioni anche parziali ai vari aspetti del problema consente di riversare l’aggressività verso obiettivi realistici riducendo la rabbia. Non è facile fare questo da soli, quindi l’aiuto di uno psicoterapeuta potrebbe rivelarsi importante anche per trasformare una situazione dolorosa in una occasione per una crescita personale.