Come si affronta la dipendenza dalle benzodiazepine?

    DOMANDA

    Salve, da 15 anni faccio uso di Xanax e con l’iniziale dose di metà da 0,25 mg 2 volte al giorno, sono arrivata ad assumere 1 mg x tre volte al giorno in maniera continua da 5 o forse 6 anni…Cosciente di prendere un farmaco che produce dipendenza mi sono rivolta ad uno pschiatra del posto che da 12 giorni mi ha dato come terapia per sospendere, lo Xanax a rilascio lento, una capsula da 3 mg al giorno per un mese, poi dovrei passare ad una capsula da 2mg per un’altro mese e così via, fino a 0,50 per poi sospendere..al bisogno assumere una capsula da 0,25 mg di Xanax a rilascio diretto.Passati 8 giorni si sono presentati sintomi come confusione mentale, ansia, angoscia.Mi chiedo se siano effetti di astinenza. In questi giorni mi sono trovata a leggere il programma di sospensione della dott.ssa Heather Asthon dove è prevista la sostituzione dello Xanax con diazepan(Valium) a rilascio lento e raccomanda di farlo in modo molto graduale sin dall’inizio, anche nel passaggio dallo Xanax diretto al Valium; consiglia il Valium perchè è uno dei farmaci che può essere frazionato e quindi utile per scalare gradualm. e lentam. le dosi. Le chiedo se la scelta di questo schema sia più idoneo e pratico,visto che comunque la dose min. di Xanax a R.Lento è dispon. da 0,50. Mi chiedo se il passaggio da 3 compresse da 1 mg a 1 compressa di 3mg a R.L fatta subito, senza gradualità sia un pò azzardato e se si può seguire lo schema della dott.ssa inserendo al posto del Valium lo Xanax RL Saluti

    RISPOSTA

    Il superamento della dipendenza dall’alprazolam (Xanax), come da altre benzodiazepine, farmaci largamente usati per controllare l’ansia, si affronta riducendo molto gradualmente il dosaggio del farmaco, in base alla sensibilità individuale e alla durata della dipendenza. Purtroppo l’uso troppo facile di questi farmaci, spesso senza una vera indicazione clinica, senza un controllo medico o in sostituzione di interventi di tipo psicologico, ha generato il diffondersi della dipendenza. Nei casi in cui il farmaco sia stato prescritto per valide ragioni, prima di iniziare un programma di sospensione è opportuono valutare se il disturbo per cui si è iniziata la terapia è completamente risolto, perché in caso contrario la sospensione del farmaco farà riemergere la sintomatologia pregressa. Inoltre, nel caso di benzodiazepine con una durata d’azione piuttosto breve, come nel caso dello Xanax, potrebbe essere opportuno sostituirlo con un’altra benzodiazepina a durata d’azione lunga, com’è il caso del diazepam (Valium) o altre molecole, se la semplice riduzione graduale del dosaggio non fosse sufficiente. Tenga presente comunque che la semplice idea di sospendere, anche se gradualmente, un farmaco da cui si è dipendenti sollecita sintomi d’ansia a causa di quella che un tempo veniva definita la dipendenza psicologica, per distinguerla dalla dipendenza fisica, cioè quella causata dai meccanismi biologici e farmacolgici coinvolti; quindi è richiesta molta pazienza e perseveranza per liberarsi del farmaco, ma alla fine i risultati saranno certamente buoni.

    Renzo Rizzardo

    Renzo Rizzardo

    ESPERTO IN DISTURBI DELL’UMORE E D’ANSIA. Già professore a contratto di psichiatria all’Università di Padova. Nato a Basiliano (Udine) nel 1946, si è laureato e specializzato in psichiatria a Padova. È stato responsabile del centro di salute mentale dell’Università di Padova e coordinatore regionale per il Triveneto della Sirp (Società italiana di riabilitazione psicosociale). Si […]
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