Come si cura il colpo di frusta?

    Pubblicato il: 24 Marzo 2012 Aggiornato il: 24 Marzo 2012

    DOMANDA

    Egregio dott. Rucco,
    mi chiamo Claudia, ho 32 anni, e ho i sintomi del colpo di frusta da una ventina di giorni, da quando sono stata tamponata in macchina. La radiografia al Pronto Soccorso ha evideziato una rettilineizzazione del rachide cervicale con tendenza all’inversione a livello di C3-C6. Da allora ho avuto un forte mal di schiena, che inizia a migliorare, ed ho tutt’ora un forte dolore al collo, alla testa, nausea e vertigini, e formicolii agli arti. I medici mi hanno prescritto antiinfiammatori, oltre ad iniezioni di muscoril e voltaren. Ho seguito le indicazioni ma il dolore non è ancora passato. Vorrei capire qual è a questo punto la terapia migliore. Mi sono rivolta ad un fisiatra che mi ha prescritto esercizi posturali, tens ed ultrasuoni; il mio medico di base invece non è d’accordo, mi sconsiglia questi trattamenti e mi ha invece indicato un bravo osteopata. Dato che ho ancora molto dolore ma vorrei tornare presto a lavorare, avrei bisogno di capire qual è la terapia più efficace. Lei cosa mi consiglia? La ringrazio anticipatamente,
    Cordiali saluti,
    Claudia C.

    RISPOSTA

    Gentile sig.ra Claudia.
    Il trauma da incidente stradale ha generalmente sia ripercussioni cervicali (“colpo di frusta”), che dorso-lombari.
    Quindi la contemporanea comparsa sia di dolore al collo che al tratto dorso-lombare è un evento comune.
    Poichè il trauma causa microlesioni di varie strutture vertebrali (faccette articolari, legamenti vertebrali, muscoli paravertebrali, etc) i tempi di guarigione sono lunghi.
    Nella maggior parte dei casi il dolore si attenua entro 1 – 3 mesi, ma in alcuni casi persiste dolore anche oltre i 3 mesi.
    Raramente il dolore è così intenso da impedire il rientro al lavoro.
    La terapia farmacologica che le è stata consigliata subito dopo il trauma va bene, ma a questa è necessario associare anche un trattamento fisico e riabilitativo. Per tale ragione le consiglio di far riferimento ad un centro di riabilitazione nella sua città, per il trattamento del caso.
    Cordiali saluti
    Dott. Vincenzo Rucco