DOMANDA
Sono la mamma di un bambino di 6 1/2 anni, che soffre di broncospasmo. Ultimamamente si vefica in media un episodio al mese.
Durante le crisi si masifesta tosse molto secca, difficoltà respiratoria con respiro veloce e rumoroso. Quando respira si forma la “fossetta” sotto la gola e respira con la pancia contraendola.
La terapia d’urto che applichiamo è la seguente:
– 2 pastiglie 5mg di Deltacortene
– 2 puff di ventolin + 2 puff dopo 20min + 2 puff dopo ulteriori 20 min.
A seguire:
– 1 pastiglia di Deltacorene ogni 8 ore
– 2 puff di ventolin ogni 4/6 ore.
Da fine febbraio sta seguendo una terapia preventiva (prescritta dal pediatra):
– 1 puff di Fluspiral
– 1 vitamia D e fermenti Lattici
Dopo l’episodio del 10/02, oggi ci troviamo ancora nelle stesse condizioni nonostante la terapia.
Aggiungo che il bambino è risultato positivo ai seguenti test cutanei allergometrici: acaro della polvere, nocciolo, graminacee.
E’ possibile sottoporre il bambino ad un check up completo per valutare la situazione?
Come e cosa devo fare?
Grazie per le informazioni.
Cordiali saluti.
RISPOSTA
Cara mamma, in caso di asma allergica, la terapia preventiva con steroide inalatorio è corretta, tuttavia non è chiaro quale sia il dosaggio del farmaco attualmente in uso (ne esistono infatti in commercio di diversi dosaggi) e, vista la ricorrenza degli episodi, è probabile che si debba aumentare la dose.
Relativamente alla terapia dell’episodio acuto, si deve sempre iniziare con il salbutamolo, spray o per via aerosolica, che è ripetibile più volte al giorno (anche 6-7 volte al giorno e, in caso di episodio che parte grave, ogni 20 minuti per 3 volte nella prima ora).
Lo steroide per os va aggiunto alla terapia con salbutamolo solo in caso di mancata risposta a questa terapia e quindi non è corretto usarlo sempre, ai primi segni di broncospasmo.
La saluto cordialmente.
M.F.Patria