Come smettere di fumare cocaina

    DOMANDA

    Buonasera dott.ssa la contatto in quanto abbiamo scoperto che mio fratello ha da anni dipendenza dal fumare cocaina. lui è sposato con una bambina ed ha un lavoro pubblico/esercito, ormai la situazione è degenerata nel senso che continua a chiedere soldi e trova scuse in continuazione, litiga con la moglie, ecc…ecc…..ultimamente è stato per c.a. un mese (dopo esser stato ricattato dalla moglie) in un centro di recupero a parma, è stato malissimo in un primo momento perchè ha visto persone veramente gravi….nei giorni successivi sembrava avesse capito cosa gli potesse capitare nel continuare ad assumere queste sostanze, perchè rischiava di perdere tutto. quando è tornato a casa purtroppo è ricaduto….successivi litigi in famiglia ecc…ecc….ed oggi come oggi si rifiuta di farsi seguire da uno psicologo da uno specialista……..e siccome siamo preoccupati che perda veramente tutto, dal lavoro alla famiglia…..la mia domanda è……può uscirne da solo? come possiamo convincerlo a curarsi? come dobbiamo comportarci ( dato che io e la mia famiglia abitiamo a 800km di distanza da lui) nel momento in cui ci chiede soldi? Mi dia un consiglio, grazie

    RISPOSTA

    Rispetto all’assunzione endonasale ( sniffo ) fumare cocaina e’ un modo più rischioso per assumerla, in quanto si immette la sostanza direttamente nei polmoni, dove il veloce assorbimento nel circolo sanguigno ne provoca una rapidità di effetto simile a quella della somministrazione endovenosa.
    Suo fratello ha iniziato una terapia che all’immediato ha dato dei buoni risultati, ma è poi mancata la seconda parte della cura, in cui il paziente stabilizza l’astensione dalla cocaina ed impara giorno per giorno ad affrontare la propria vita senza poter/ dover ricorrere ad una sostanza stupefacente , che negli anni è diventata il fulcro di tutto.
    La guarigione spontanea non è impossibile, anzi questo è anche sostenuto dalla letteratura scientifica internazionale, tuttavia il problema va formulato diversamente. Nessun medico o terapeuta infatti, come avviene per altre malattie, è in grado di porre una prognosi corretta sull’andamento della patologia tossicomanica del singolo soggetto. In altre parole non ci sono elementi predittivi certi che ci fanno dire che il tale paziente ce la farà o non ce la farà a smettere di assumere droga. Il mio consiglio è di ricontattare i medici che sono riusciti nell’immediato ad interrompere il consumo di cocaina, definendo anche le modalità di un programma terapeutico da intraprendere dopo una prima fase in acuto.
    Quanto all’aiuto economico non ha mai senso prestare del denaro a chi fa uso di sostanze stupefacenti, perché con estrema facilità questi soldi serviranno ad acquistare altra droga. Va invece valutato caso per caso se ha significato poter aiutare la persona a sostenere delle spese che possano in qualche modo farlo stare meglio, avendo cura non solo di non donare denaro in contanti, ma neppure di consegnare oggetti che in qualche modo possano essere utilizzati per acquistare cocaina

    Antonia Cinquegrana

    Antonia Cinquegrana

    MEDICO INTERNISTA E PSICOTERAPEUTA. Responsabile del Centro Cura Cocaina di Brescia. Negli ultimi 25 anni ha progettato e diretto significative sperimentazioni inerenti il trattamento ambulatoriale della dipendenza da cocaina particolarmente dedicate ai soggetti cocainomani integrati socialmente, raccogliendo la più ampia casistica italiana in materia. Nel 2015 ha ideato il Centro Clinico Cura Cocaina, rivolto a […]
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