Come sostituire Levopraid

    DOMANDA

    Gentile Dottore, ho 60 anni e da ragazzo ho difficoltà digestive e se non digerisco ho un insopportabile mal di testa. Ultimamente queste indigestioni sono più frequenti. Ho fatto tutte le possibili indagini senza aver trovato una causa precisa.
    Fino a qualche mese fa mi aiutava molto il procinetico domperidone per la mia tendenza alla stipsi e per un rallentato svuotamento gastrico. Ultimamente mi aiuta molto Levopraid, ma mi crea effetti collaterali negativi sulla sfera sessuale.
    Visto che domperidone spesso non è sufficiente a farmi digerire mentre lo è levopraid, allora vuol dire che oltre a rallentato svuotamento gastrico si sono aggiunti( o sono peggiorati) ansia e forse una depressione mascherata che sono stati sempre parte del mio carattere e che ultimamente sono peggiorate.
    Vorrei trovare una soluzione alternativa, ossia aggiungere a domperidone, che sopporto bene, un buon ansiolitico che abbia anche effetto antidepressivo. Io ho provato sia qualche ansiolitico( lexotan, en)che qualche antidepressivo, però mi accorgo che gli ansiolitici li sopporto bene, in terimini di effetti collaterali, mentre gli antidepressivi mi creano effetti collaterali insopportabili, pertanto Le chiedo gentilmente di indicarmi un ansiolitico che associ all’azione ansiolitica anche un buon effetto antidepressivo, indicato per il tratto gastro-enterico. Può aiutare aumentare la Serotonina? Che prodotto permette ciò?
    La ringrazio di vero cuore e Cordiali Saluti, Rosario !

    RISPOSTA

    LEVOSULPIRIDE E SVUOTAMENTO GASTRICO
    Purtroppo la sulpiride, che è il miglior procinetico gastrico, ha effetti collaterali non gradevoli. Il domperidone è meno efficace. I prodotti serotoninergici possono dare buoni risultati (paroxetina o citalopram)

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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