DOMANDA
Anzitutto la ringrazio per la sua tempestiva risposta…e mi scuso per l’ulteriore disturbo.
Se mi sono rivolta a lei è proprio perchè da qualche giorno sento che la via migliore da percorrere sarebbe una terapia di coppia…Tutto il dolore che mi ha investito nell’ultima settimana…nonostante l’anno che è trascorso dal fatto…è così forte e vivo…da farmi capire che da soli…non ce la possiamo fare. Il punto è che precedenti esperienze negative in campo psicoterapeutico…mi fanno desistere dall’intraprendere tale via… In realtà all’inizio dell’anno avevamo avviato un discorso del genere…ma il dottore(psichiatra) al quale c’eravamo rivolti si è focalizzato su una probabile insoddisfazione sessuale senza considerare,neppure in minima parte,i problemi di incomprensione che c’erano stati tra noi. Io vorrei proprio capire le problematiche di cui ha parlato nella sua risposta… La sessualità,certo,non andava bene…ma eravamo appena tornati insieme…possibile che possa davvero trattarsi solo di qst? Per 2 mesi di astinenza si può arrivare a tradire chi si ama? Capisco che in qst sede il suo intervento non possa che essere limitato…ma potrebbe darmi un suggerimento,una linea guida da seguire…un consiglio per indirizzarmi verso la scoperta delle problematiche causa di questo tradimento?? E soprattutto potrebbe darmi un consiglio per sedare rabbia e frustrazione che non mi fanno ragionare lucidamente??
La ringrazio ancora…e la saluto.
RISPOSTA
Per affrontare le vostre difficoltà occorre rivolgersi ad uno psicoterapeutico ad indirizzo sistemico relazionale. La sessualità è parte integrante dell’intimità di coppia e il suo malfunzionamento deve a mio avviso essere letto in psicoterapia come un “sintomo”di qualcosa di più profondo che non funziona.
Si affidi con fiducia ad uno psicoterapeuta…
Cordialmente