come superare un tradimento

    Pubblicato il: 28 Maggio 2013 Aggiornato il: 28 Maggio 2013

    DOMANDA

    Buongiorno Dottoressa,
    le rispondo perchè nella scorsa mail, avendo a dispozisione caratteri limitati, non ho potuto spiegarle tutto nei particolari.
    Ci tengo a chiarire che io in tutti gli 8 lunghissimi mesi in cui il mio fidanzato palesava dei problemi(mentre cioè mi tradiva ma io non lo sapevo e credevo stupidamente alle sue parole e ai suoi giuramenti)io gli sono sempre stata accanto, Dio solo sa quanto abbia sofferto e abbia in tutti i modi cercato di fargli dire la verità, ho preso anche l’iniziativa di andare insieme da una terapista di coppia, non mi sono mai arresa e alla fine lui è tornato.
    Lui mi ha confessato tutto è veo, ma non so fino a che punto sia stata una sceta voluta, nel senso che lei gli aveva detto che mi avrebbe detto tutto perchè dovevamo soffrire tutti, lui dice che me l’avrebbe detto cmq perchè nn poteva piu andare avanti così.
    Lui sostiene che gli sia capitato tutto questo perchè si trovava in un periodo in cui si sentiva oppresso, eravamo da poco andati a convivere e nonostante gli lasciassi tutti gli spazi che volesse, provava questo senso di oppressione.
    Lui in realtà imputa poco a me, dice si che quuest’altra persona era molto dolce e lo faceva sentire amato, ma dice che in realtà il vero motore scatenante del tradimento è stata la voglia di fuggire da un presente a cui non si sentiva ancora pronto, convivenza, figli etc!
    Questo per me è ancora più motivo di sofferenza perchè alla fine stiamo pagando solo la sua grande immaturità!

    RISPOSTA

    Secondo me l’attenzione va focalizzata sulla progettualità della coppia. Fare il processo alle intenzioni dell’uno o dell’altro non serve a molto.
    Ora, se non vi fate condizionare da inutili congetture e volete stare alla realtà che vi vede ancora insieme, avete la possibilità e la responsabilità di sperimentare il valore del sentimento reciproco. In altre parole il focus deve essere direzionato esclusivamente sulla qualità della relazione fra voi due senza pretendere che una convivenza debba trasformarsi in un legame perenne. Forse è questo timore che ha creato paura nel fidanzato. Oggi non lo è più nemmeno il matrimonio che richiede un livello di responsabilità verso il coniuge di una certa rilevanza. Figurarsi poi la convivenza !… Certo : bisogna che ciascuno sappia davvero camminare con le proprie gambe…Auguri comunque decidiate!