DOMANDA
GIORNO 17/11/2011 SONO STATA OPERATA DI ANGIOMA CAVERNOSO IN SEDE PONTO BULBARE. L’INTERVENTO E’ ANDATO BENISSIMO.
DOPO UN MESE CIRCA IN SEDE NUCALE MI TOCCAI UNA MOLLURA E DOPO AVER EFFETTUATO UNA TAC ED UNA RISONANZA MAGNETICA MI HANNO RISCONTRATO UNA RACCOLTA FLUIDA DELLE DIMENSIONI MASSIME “3X4,8X1,3CM” CIRCA NEI TESSUTI MOLLI SOTTOCUTANEI NUCALI, RIFERIBILE IN PRIMA IPOTESI A MENINGOCELE POST CHIRURGICO, ED AREOLA GLIOTICO-MALACICA CON RESIDUI EMOSIDERINICI NEL CONTESTO IN SEDE EMIBULBARE POSTERIORE SINISTRA. TUTTO CIO’ MI CAUSA PESANTEZZA ALLA TESTA E CHINANDOMI IL CAPO PROVOCA FASTIDIO. SI TRATTA DI FISTOLA LIQUORARE? O ALTRO? E’ NECESSARIO TOGLIERE QUESTO LIQUIDO. LA RINGRAZIA ANTICIPATAMENTE. CORDIALITA’
RISPOSTA
Le raccolte liquorali postchirurgiche in fossa posteriore sono piuttosto frequenti. Il trattamento dipende dalla entita’ della raccolta e deve essere deciso caso per caso. Se la raccolta e’ fluttuante non appare sotto tensione di solit si adotta un atteggiamento conservativo di monitoraggio della raccolta stessa. Qualora la raccolta sia sotto tensione si procede a punture evacuative e fasciature compressive. Se questi tentativi sono infruttuosi perrche’ la raccolta si riforma (sempre sotto tensione) si puo’ ricorrere a punture lombari evacuative per “scaricare” la pressione liquorale. Se pure queste procedure non portano a guarigione talora e’ necessario ricorrere a un reintervento di revisione della ferita chirurgica e plastica durale.
Le consiglio pertanto di rivolgersi al centro presso il quale lei e’ in cura perche’ le consiglino il trattamento piu’ adeguato.
Cordiali Saluti