Componente Monoclonale tipizzata

    DOMANDA

    Buonasera Dottore,
    sono una donna di 50 anni, ho recentemente fatto una visita ematologica perché le analisi del sangue mostravano valori alterati.
    Dall’elettroforesi delle proteine e dall’immunotipizzazione è risultata la presenza di una CM IgA Kappa+IgG Kappa (3.9% e 4.2%), 20.0% gamma-globuline (1.4g/dL), proteine tot 7.3g/dL. Anche dalle precedenti analisi risultava un lieve addensamento in gamma, ma a concentrazione troppo bassa per la tipizzazione. La formula leucocitaria è nella norma.
    Ho anche fatto un’eco addome in cui il fegato risulta di volume normale con ecostruttura omogenea, fatta eccezione per alcune formazioni asoniche, la più grande di 45mm nel IV segmento. Gli altri organi (pancreas, reni, milza) risultano nella norma. Non vengono evidenziate linfoadenopatie addominali.
    I markers infettivologici per HBV e HCV sono negativi.
    I marcatori tumorali sono nella norma, fatta eccezione per un lieve incremento del CA 19-9: 29kU/L (valore di riferimento 0-27);CA 15-3:18kU/L (0-25)
    CA 125:22kUI/L (0-35);CEA:1.5ug/L (0.0-5.0);BETA 2MICROGLOBULINA:1.2 mg/L (0.80-2.20).
    L’ematologo ha consigliato di effettuare monitoraggio semestrale di:emocromo,azotemia,creatinina,calcio,protidogramma,VES,PCR,proteinuria B-J e beta 2 microglobulina e visita di controllo una volta all’anno.
    Sono preoccupata perché mi è stato nominato anche il mieloma.
    La ringrazio anticipatamente se mi vorrà delucidare sul mio quadro clinico e se pensa che debba fare altri esami clinici.
    Cordiali saluti

    RISPOSTA

    Buonasera.
    Il suo è un quadro di MGUS (gammopatia monoclonale di significato indeterminato). E’ una condizione benigna, molto frequente, che nella stragrande maggiornaza dei casi rimane tale per tutta la vita. In una piccola percentuale di casi (circa il 3%), invece, può effettivamente evolvere verso un mieloma multiplo. Le analisi e gli esami che ha fatto sono completi e corretti, e tutti nella norma. Come le ha detto il suo ematologo, è consigliato un monitoraggio nel tempo inizialmente semestrale e poi, in assenza di evoluzione nel primo anno dalla scoperta, anche annuale.

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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