comportamenti

    DOMANDA

    Gent. Prof.ssa le scrivo per una situazione che si trascina ormai da tempo. Ho un’unica figlia , di 25 anni laureata da poco ed in cerca di lavoro. Non riusciamo ad avere un colloquio costruttivo con lei.Chiede dei suggerimenti tesi ad un miglioramento del suo stato attuale, intimo e lavorativo,ma non vengono presi in considerazione.Risponde che deve decidere lei ma in definitiva non decide mai. Non ho niente da rimproverarle sul piano dello studio in quanto ha completato con un certo profitto tutto il percorso.Ma ci chiediamo: perchè non collabora con noi?Ci vede come nemici? Dice che è stanca. Lei ha studiato e deve decidere quando e cosa fare.Chiedo suo suggerimento su come comportarci

    RISPOSTA

    Quando gli studi sono stati completati i ragazzi si sentono giustamente “grandi” e quindi vogliono decidere da soli sul loro futuro. Allo stesso tempo hanno bisogno di consigli e suggerimenti da parte dei genitori. Sia lei che suo marito dovreste mostravi disponibili, esserci, ma evitare di sentirvi feriti se non siete ascoltati completamente. Sua figlia ha bisogno di tempo per decidere e questo tempo dovreste essere disponibili a darglielo.

    Grazia Attili

    Grazia Attili

    ESPERTA IN RAPPORTI GENITORI-FIGLI E DI COPPIA. Professore ordinario di psicologia sociale all’Università La Sapienza di Roma. Insegna nei corsi di laurea di Sociologia e di Scienze e tecniche del servizio sociale del dipartimento di Scienze sociali dello stesso ateneo romano, dove dirige anche l’unità di ricerca “Attaccamento e sistemi sociali complessi”. Conduce da anni […]
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