Comprensione di un concetto Dispeptico

    Pubblicato il: 21 Agosto 2013 Aggiornato il: 21 Agosto 2013

    DOMANDA

    Gentile Prof. Volpi, La ringrazio anticipatamente se gentilmente può chiarirmi un concetto che mi potrebbe aiutare nella digestione.
    Ho letto che i procinetici, come domperidone, accelerano lo svuotamento gastrico solo se in partenza vi è un effettivo ritardo.
    E che il problema della cattiva digestione spesso è dovuto più ad un’alterazione del mescolamento dei cibi con il succo gastrico.
    In quest’ultimo caso i procinetici sono meno efficaci.
    Per favore mi può gentilmente far capire cosa si vuole dire con la frase “i procinetici accelerano lo svuotamento gastrico solo se in partenza vi è un effettivo ritardo” e cosa è più corretto assumere, in sostituzione dei procinetici, se il problema è dovuto ad un’alterato mescolamento dei cibi con il succo gastrico?
    La ringrazio tanto di cuore se può chiarirmi questo concetto, Cordiali saluti Rosario !

    RISPOSTA

    Egregio Signore,
    i procinetici che si assumono nella cosiddetta dispepsia funzionale sono efficaci ed aiutano lo svuotamento gastrico. L’effetto è indubbiamente migliore nei quadri di ritardato svuotamento che possono essere documentati dal gastroenterologo con esami specifici. Lo specialista è inoltre in grado di valutare l’adeguata produzione di succo gastrico, fondamentale per la digestione.
    Nei meccanismi di ritardato svuotamento sono anche compresi i meccanismi di rimescolamento del materiale contenuto nello stomaco, sempre documentabili con indagini appropriate.
    La diagnosi precisa di dispepsia è essenziale per la cura e può essere effettuata solo in centri specialistici.
    L’alternativa al procinetico (che non va utilizzato in cronico) è quella di masticare molto bene i cibi, pasti piccoli e frequenti, abolizione completa dell’alcol, utilizzo di cibi facilmente digeribili, una moderata attività fisica postprandiale.
    Distinti saluti.
    Prof. Riccardo Volpi

    Riccardo Volpi

    Riccardo Volpi

    Professore associato di medicina interna all’Università degli Studi di Parma. Nato a Parma nel 1952, si è laureato all’Università degli Studi di Parma dove si è anche specializzato in endocrinologia e malattie del ricambio e in medicina interna. È responsabile dell’ambulatorio di endocrinologia e andrologia medica al dipartimento onco-emato-internistico dell’azienda ospedaliero-universitaria di Parma.
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