Condilomi

    DOMANDA

    Salve dottore,

    sono una ragazza di 23 anni e circa 3 settimane fa ho notato delle escrescenze nella zona perianale e in corrispondenza della forchetta vaginale. mi sono recata immediatamente al consultorio e mi hanno confermato la mia ipotesi di condilomatosi.in una struttura di secondo livello mi hanno trattato i condilomi con acido tricloroacetico. il Ginecologo dopo una settimana dal trattamento mi ha detto che ho avuto una buona cicatrizzazione e mi ha consigliato l’uso di un detergente intimo e di un gel contro i fastidi dovuti alla cicatrizzazione. Premetto che ho effettuato anche una colposcopia risultando tutto nella norma e di un pap test effettuato però qualche mese prima (luglio) risultato anche esso negativo. i miei dubbi ora riguardano la mia condizione di infettività. So che con questo tipo di trattamento posso ottenere una guarigione clinica ma non è detto che sia anche virologica, quindi mi chiedo: io e il mio ragazzo come dobbiamo comportarci? è stato lui a contagiarmi perchè ne aveva sofferto la sua ex, mentre il mio unico compagno precedente era vergine come me.oggi ha effettuato una visita dall’urologo e ha notato la presenza di una formazione alla base del pene ma che a suo avviso non ha le sembianze di un condiloma ma ha consigliato ugualmente di trattarlo, in più ha dato da effettuare un tampone per dimostrare la presenza del virus. io so che i condilomi generalmente sono causati dai ceppi HPV 6 e 11 che dovrebbero essere forme a basso rischio e che sono facilmente evidenziabili proprio per la formazione di condilomi, ma per quelli ad alto rischio come mai non mi hanno detto di effettuare qualche esame per escluderne la presenza? una vaccinazione effettuata ora porterebbe comunque alla mia immunizzazione? il fatto che ora io non ho più condilomi a seguito del trattamento è possibile che avendo rapporti con il mio ragazzo mi ricontagi nuovamente determinando quindi un effetto ping pong? in caso di affermazione l’unica cosa ad evitarlo è l’uso del profilattico? perchè essendo una coppia stabile ci chiedevamo proprio questo, dovremmo usarlo per sempre? o solo nella fase in cui sono presenti i condilomi? Ecco avrei bisogno di un pò di chiarezza. La ringrazio in anticipo.

    RISPOSTA

    Gentile utente , deve consigliare al suo fidanzato di effettuare una peniscopia da uno specialista che si occupa di malattie sessualmente trasmesse per escludere la presenza di condilomi. Deve inoltre effettuare contestualmente un tampone uretrale per la genotipizzazione HPV per ceppi ad alto e basso rischio. Anche lei deve effettuare un prelievo cervico-vaginale per lo stesso motivo. La vaccinazione con il vaccino tetravalente è sempre da consigliare ad entrambi i partner in quanto protegge dalle infezioni dei ceppi 6 11 16 18, ossia i più frequenti a basso ed alto rischio. L’uso del profilattico nel vostro caso non ha alcun significato perché avete già avuto dei rapporti non protetti. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.

    Michele Dicecca

    Michele Dicecca

    ESPERTO IN PATOLOGIE DEL BASSO TRATTO GENITALE E LASER TERAPIA. Ginecologo dell’ospedale “Di Venere”, Carbonara di Bari. Nato ad Irsina (Matera) nel 1956, si è laureato in medicina Bari nel 1987 e si è specializzato in ginecologia a Modena nel 1991. Esperto nel trattamento delle patologie displastiche ed HPV correlate.
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