DOMANDA
Egregio Dottore, sono un uomo di quasi 32 anni e ancora sono confuso circa il mio orientamento sessuale. In realtà non solo in questo ambito lo sono, ma più in generale nelle decisioni da prendere nella vita,come nel campo lavorativo per esempio. Da sempre ho avuto una personalità eclettica, pieno di interessi, con pero’ reale difficoltà nel completare un percorso iniziato.
Tornando all’ambito sessuale, in adolescenza ho avuto delle esperienze con un amico, poi null’altro. A 24 anni, dopo l’ennesima delusione nei riguardi di una ragazza, mi sono allontanato dalle donne,e ho cercato”conferme” negli uomini.Mi piaceva piacere,e infondo ci riuscivo bene.Ho avuto da lì molte avventure di una sera o poco più. Da un punto di vista di ruolo, sono sempre stato attivo con soddisfazione,anzi a dire la verità,all’atto pratico sono realmente poco attratto dal membro maschile.
In questi anni,con le donne qualche esperienza,ma senza arrivare all’atto completo.In un modo o nell’altro, poiché anni fa,non ho avuto modo di avere un rapporto sessuale,sono terrorizzato dal non riuscirci.Mi sento un autentico imbranato:divento timido.E’ come se vivessi una sorta di dicotomia nei riguardi dei 2 sessi.
Questo fatto mi provoca angustia, perché onestamente ora come ora, non mi sento omosessuale, anzi, mentre prima mi potevo anche accettare in tal senso, ora non vorrei dare niente per scontato, visto che le donne mi attraggono molto mentalmente, e alcune anche a livello fisico.
Cosa ne pensa?
Grazie
RISPOSTA
Gentile Lettore, il nostro orientamento sessuale è la risultante, oltre che dalla personale predisposizione genetica, da tante altre componenti compresa quella culturale, educativa e sociale ma anche dalla specificità dell’attrazione fisica e sentimentale vissuta in quel momento. Un senso di smarrimento o di confusione riguardante il nostro orientamento sessuale teoricamente lo si può sperimentare tutti (maschi o femmine) in un certo periodo nel corso della vita dall’adolescenza all’età adulta. Naturalmente questo vissuto di disagio si riflette anche su altri aspetti della nostra vita. Nel suo specifico caso bisognerebbe approfondire di più le modalità della sua percezione di attrazione sessuale e di coinvolgimento sentimentale per i due differenti sessi, cioè se e quando una delle due componenti abbia prevalso in modo differenziato e perché. Comunque alcune persone possono avere un orientamento sessuale non così rigorosamente schierato sulla eterosessualità o sulla omosessualità. Le suggerisco di valutare sempre se la relazione maschile o femminile la soddisfi cercando di prediligere l’aspetto sentimentale da integrare con l’attrazione fisica, evitando se possibile i rapporti di tipo “usa e getta” come soddisfazione di bisogni di una virilità forse non ancora adeguatamente interiorizzata. Cordialmente, Gabriele Optale Direttore Centro Regionale Veneto per i disturbi sessuali ASL 12 Mestre.