DOMANDA
Mio figlio, 24 anni, soffre da sempre di congiuntivite allergica e in questo periodo inizia a soffrirne.
L’allergia si manifesta con un’importante formazione di “bave” biancastre e filiformi che avvolgono il bulbo e conseguente prurito che lo inducono a grattarsi sino a provocare un forte irritazione dello stesso.
Abbiamo già effettuato numerose consultazioni ma sembra che tale patologia non sia conosciuta granché e quindi, i medici interpellati, non sono andati oltre alla prescrizioni di un paio di colliri (Visuglican-Visucloben).
Inizialmente questi farmaci davano un certo sollievo ma ben presto si sono rivelati inutili come se ci fosse assuefazione. Oggi utilizziamo il collirio Emadine che dimostra una certa efficacia oltre a impacchi freddi fatti con cubetti di ghiaccio per ridurre il prurito ed il gonfiore. Tuttavia il problema rimane sino all’arrivo dell’autunno e durante tutto il periodo questa sofferenza è abbastanza invalidante.
Ringrazio per l’attenzione
RISPOSTA
Non è possibile effetuare valutazioni cliniche via mail. In generale in questi casi è utile effetuare un prelivo del secreto per valutare la presenza di germi patogeni, un attento esame della congiuntiva e test di risposta ai comuni allergeni.
Le terapie che mi ha riferito sono ottime in fase di attacco. Poi solitamente si eseguono approfondimenti