DOMANDA
salve.sono una mamma molto preoccupata del suo bimbo di 5 anni.ormai sono 2 mesi che soffre di una forma di congiuntivite.all inizio il pediatra mi aveva datto il tobral collirio che non gli ha datto nessun effeto.poi l’ho fatto visitare da un medico in privato che mi ha detto che era una forma di congiuntivite allergico.e mi ha consigliato una cura per un mese 15 giorni con etacortilen e altro 15 giorni con optanol.nei primi 15 giorni il rosore era sparito proprio e invece quando avevo solo 3 giorni che avevo iniziato il optanol gli occhi sono diventati ancora piu rossi.non so cosa fare.posso usare di nuovo il etacortilen?oo esiste un altra cura.grazie in anticipo
RISPOSTA
Gentile signora,
innanzitutto sembra di capire si tratti di patologia bilaterale: questo porta ad escludere probabilisticamente le forme da virus herpetici. Nei bimbi atopici – e questa è diagnosi che spetta al pediatra – che presentano cute chiara tipo A, capelli fini, crisi acetonemiche ( da improprio consumo di latte, burro, uova, cioccolato, banane), la congiuntivite ”allergica” si manifesta con episodi stagionali (primaverili /invernali), con caratteristiche papille color salmone a ‘selciato romano’, fotofobia, lacrimazione, arrossamento, secrezione sierosa. L’uso di lenti infrangibili colorate è utile, soprattutto se necessita di correzione per vizio di refrazione (frequentemente astigmatismo contro-la-regola).Per queste forme è utile l’acido spaglumico in collirio, utilizzabile per mesi perchè non interferisce con la pressione oculare, come invece fa il cortisone che nel suo caso si è comunque dimostrato utile anche se non risolutore. Tuttavia l’Olopatadina (durata massima del trattamento: 4 mesi), si è dimostrata subito inefficace, dunque il trattamento dovrà essere prescritto solo dalla Specialista Oculista che potrà porre la diagnosi differenziale durante la visita. Anche perchè in molte zone dell’Adriatico, con o senza divieto di balneazione, sono comparsi focolai di congiuntiviti da inquinamento, che richiedono terapia specialistica.
prof. P. E. Gallenga
Chieti-Pescara