Conquistare potere sociale tramite Facebook

    Pubblicato il: 21 Novembre 2013 Aggiornato il: 21 Novembre 2013

    DOMANDA

    Gent.ma dottoressa, chi le scrive è un ragazzo di 22 anni che spende gran parte del suo tempo libero su Facebook. Prima utilizzato come mezzo per potermi tenere in contatto con amici e parenti lontani, ho cominciato poi a vedere il social sotto un’ottica diversa, come il mezzo ideale per accrescere il mio potere sociale. Sono sempre stato un ragazzo timido, incerto, bisognoso di rassicurazioni. Estroverso solo con gli amici più stretti. La mia timidezza ha decretato un certo insuccesso sentimentale con le ragazze, facendomi sentire non apprezzato e ancora più incerto di me stesso. Da 2 anni a questa parte investo tanto tempo nel social, dove attraverso la pubblicazione di foto, articoli o di pensieri del tutto personali vado a caccia di apprezzamenti e di ” Mi Piace ” con la sola ed illusoria speranza di trovare riscontro positivo anche nella mia vita reale. Mi aspetto di suscitare interesse nelle ragazze e generare simpatia verso le persone. La smania di volermi sentire popolare mi perseguita, specie perchè abito in una città piccola dove ci si conosce un po’ tutti. Si tratta di una vera e propria dipendenza che mi distoglie dalla realtà portandomi anche ad annullare la mia vera personalità per un io fittizio costruito ad hoc per il mondo virtuale. Provo a distaccarmi da tutto ciò ma proprio non riesco. Da dove dovrei cominciare? E a cosa è dovuto questo disagio verso il mondo reale che si scontra con l’esatto contrario nel mio mondo virtuale ? Grazie in anticipo!

    RISPOSTA

    Gentile ragazzo,
    descrivendo la sua situazione lei mostra di avere un’ottima capacità di entrare in contatto con se stesso e le proprie emozioni! Ciò che scrive potrebbe effettivamente far pensare a un meccanismo di dipendenza, ma le “autodiagnosi” non sono mai utili a nessuno… soprattutto a chi è abituato a utilizzare internet e quindi immediatamente cercherebbe tutto il materiale disponibile online sul tema.
    Le posso quindi consigliare di concedersi qualche colloquio con un professionista psicologo, per affrontare più direttamente le questioni che porta, ma confrontandosi con qualcuno che effettivamente possa aiutarla. Perché la consapevolezza e il desiderio di migliorare sono un punto di partenza iniziale, ma in solitudine non portano in nessun luogo.

    Roberta Cacioppo

    Roberta Cacioppo

    ESPERTA NEI PROBLEMI DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI. Consulente presso il servizio di tutela minori del Comune di Buccinasco (Milano), settore “servizi alla persona”. Nata a Milano nel 1976, si è laureata in psicologia nel 2000 e si è specializzata in psicoterapia nel 2009. Cultore della materia presso la cattedra di psicologia dinamica dell’Università cattolica […]
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