conseguenze di una crisi ipoglicemica prolungata

    Pubblicato il: 6 Marzo 2011 Aggiornato il: 6 Marzo 2011

    DOMANDA

    Gentile Dott. mio marito è affeto da diabete tipo 1 insulino-dip (4 insuline al dì)da 2 anni, più o meno controllato. Ieri sera ha avuto una crisi ipoglicemica per insulina fatta 2 ore prima della pizza che è arrivata al tavolo con molto ritardo. ha accusato tremori diffusi, sudorazione lieve, ansia dolori al petto mai avuti prima. non sappiamo fino a quando è scesa la glicemia perchè non avevamo il glucometro con noi. per cercare di riprendersi in attesa della pizza ha mangiato 4 caramelle e diversi grissini. poichè dopo avere finalmente mangiato la pizza il malessere continuava ci siamo recati al pronto soccorso dove la glicemia era198, hanno eseguito ECG per i dolori al petto e il tracciato era ok. durante la notte e ancora stamattina con glicemia 255 i tremori in tutto il corpo continuano anche se lievi. possono i tremori che ancora avverte essere la cusa di danni cerebrali permanenti dovuti ala forte crisi di ipoglicemia di ieri sera. grazie per la sua disponibilità.

    RISPOSTA

    Gentile Signora,

    suo marito ha evidentemente accusato una importante crisi ipoglicemica legata alla somministrazione di insulina troppo presto rispetto al pasto. Per evitare questo grave rischio consiglio sempre quando si esce al ristorante di attendere sempre l’arrivo del pasto prima di effettuare la iniezione di insulina rapida.

    Quando i livelli di zucchero nel sangue scendono sotto i livelli normali (sotto i 60 mg/dl) si parla di ipoglicemia. I disturbi tipici sono quelli lamentati da suo marito: sudorazione fredda, tremori diffusi, pallore, palpitazioni sino alla confusione mentale e alla perdita di coscienza se non si provvede in tempo a far rialzare la glicemia. Bisogna subito alla comparsa dei sintomi tipici assumere almeno 20 grammi di zucchero e subito dopo almeno 50 gr di carboidrati complessi (quello che ha fatto suo marito).

    In tal modo in genere i sintomi regrediscono in tempi relativamente rapidi. Nel caso di suo marito è probabile che la lunga durata dell’ipoglicemia abbia invece contribuito al permanere di tremori nelle ore successive. Fortunatamente non ci sono complicanze cerebrali a lungo termine. Anche nei rari casi di gravi crisi ipoglicemiche (con coma ipoglicemico ) il recupero è completo e non permangono danni permanenti.

    Solo nel caso di pazienti che hanno continue e gravi crisi ipoglicemiche si possono verificare dei danni permanenti (la cosiddetta encefalopatia ipoglicemica). Con gli attuali strumenti di controllo della glicemia e gli attuali schemi di terapia insulinica questa eventualità è però praticamente scomparsa.