Consigli per ragadi anali

    DOMANDA

    Buongiorno Dottore, le espongo sinteticamente il mio problema, per avere un consiglio.
    Ho 55 anni. Tre anni fa, in seguito ad un fecaloma formatosi per disordini alla flora intestinale causati da terapia antibiotica, si forma una ragade anale anteriore.
    La ragade successivamente si chiude, ma a tutt’oggi si formano piccole ragadi in punti diversi, che si chiudono in un paio di giorni con cicatrizzanti. Come se il canale anale fosse rimasto in qualche modo ‘sensibile’.
    Fatta da poco manometria, con risultati nella norma, quindi anche scarso ipertono sfinteriale.
    Cosa potrei fare? Le confesso di essere disperato, perché noto che la situazione non si risolve.
    Nel frattempo sto curando molto l’alimentazione e ho ottenuto feci morbide, ma ciononostante si formano sempre delle piccole screpolature.
    Grazie infinite in anticipo per l’attenzione.
    Lorenzo

    RISPOSTA

    Credo si tratti di una debolezza della giunzione muco-cutanea del canale anale, non facile da risolvere. Provi con pomate che dovrebbero aiutare la formazione di un tessuto più solido (Celevis, Ozonia, Cicatridina) ma non le assicuro il risultati. Il tempo dovrebbe giocare a suo favore

    Roberto Dino Villani

    Roberto Dino Villani

    Direttore dell’unità di chirurgia proctologica e riabilitazione del pavimento pelvico presso il Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo. Nato a Milano nel 1954, è specializzato in chirurgia dell’apparato digerente ed endoscopia e in microchirurgia e chirurgia sperimentale. Consigliere della SICADS (Società Italiana di Chirurgia Ambulatoriale e Day Hospital)
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