consiglio

    Pubblicato il: 14 Marzo 2011 Aggiornato il: 14 Marzo 2011

    DOMANDA

    Gentile Prof.ssa sono un uomo di 55 anni, 2 anni fa ho conosciuto una donna, collega di lavoro, con cui abbiamo condiviso esperienze professionali. E’ nato un sentimento forte e passionale, lei mi cercava in continuazione. l’anno scorso ho perso posto di lavoro e quindi non ci sono più incontri come prima. più il tempo passa e più si allontana. Spesso nelle poche telefonate mi accusa di provocarle ansia di lasciarla in pace. Cosa fare? a seguito di questa situazione sono crollato e se pur riesco a lavorare con la libera professione non ho concentrazione dovuta. spesso ho crisi di ansia mi colpevolizzo per essermi lasciato coinvolgere, anzi mi accuso di avere poca maturità per non capire che è una donna sbagliata. Ma non riesco a non pensarla. Durante la storia spesso mi raccontava di aver sognato di noi e essersi masturbata. Non ci capisco più nulla. Mi dia un consiglio come posso vincere questa situazione? ho provato con psicofarmaci ma mi spingevano al suicidio, ho smesso.Mi consigli

    RISPOSTA

    Caro amico,

    è evidente che la signora non è interessata più a lei e senza dubbio fin dall’inizio provava un sentimento meno intenso del suo. Il consiglio migliore è quello di lasciarla perdere e di non cercarla più, tentando di concentrarsi sulla vita reale e sui problemi quotidiani. Sentirsi in colpa non serve a nulla, la passione è irrazionale, ma la ragione può aiutarci a soffrire meno e a spostare la nostra emozionalità su qualcosa e qualcuno per cui valga la pena di farlo.

    Lei mi scrive di psicofarmaci in modo generico, le ricordo che non sono tutti uguali e hanno indicazioni specifiche, se necessario, uno psichiatra potrà consigliarle il migliore.

    Cordiali saluti

    Donatella Marazziti