Consiglio attività motoria

    DOMANDA

    Buongiorno, a seguito RM lombosacrale mi sono state diagnosticate due discopatie.
    In L4-L5 presenza presenza di protusione discale posteriore ad ampio raggio che impegna bilateralmente i recessi inferiori dei forami neurali e determina aspetti di contatto con le radici emergenti.
    In L5-S1 si evidenzia piccola ernia discale mediana che tende ad impegnare lo spazio liquorale anteriore senza sottendere focali aspetti di contatto con le radici.
    Verso quale tipo di attività mi consiglierebbe di orientarmi?
    Grazie mille

    RISPOSTA

    Gentile lettore, nella sua richiesta non fa cenno alla sintomatologia e se è in fase acuta o sub acuta di dolore. L’esito dell’esame, infatti, non è sufficiente per darle indicazioni precise. Dunque le rispondo facendo due ipotesi: se il motivo per cui ha eseguito accertamenti diagnostici è un dolore localizzato in zona lombare (Low Back Pain) che si presenta in determinate situazioni di rischio e non è continuo, è utile un corso di educazione comportamentale (scuola della schiena o Back School) per evitare errori nelle normali attività della giornata e una serie di esercitazioni di attività fisica adattata per recuperare elasticità e ridurre la sintomatologia  che oggi può trovare facilmente  in molte palestre sotto la guida di laureati in scienze motorie . Se il suo dolore è cronicizzato e/o segue il decorso del nervo sciatico lungo l’arto inferiore o di altri nervi, la costringe a frequenti assenze dal lavoro e le impedisce i semplici movimenti quotidiani,  è opportuno seguire la Postural Back School  metodo C.A.MO. , che può trovare anche descritta in alcuni libri o richiederla esplicitamente in palestra e che abbina alla scuola della schiena una serie di esercitazioni personalizzate di riequilibrio posturale e antalgiche che, proprio grazie a questa metodica, sono di facile apprendimento tanto che poi  può continuare ad esercitarsi autonomamente a casa con ottimi risultati. Il metodo C.A.MO. è utile anche nel primo esempio (per trattare da subito la sintomatologia e prevenire peggioramenti) ma è indispensabile nel secondo caso altrimenti il benessere che l’attività fisica tradizionale può darle non è duraturo nè educativo per aiutarla ad apprendere una corretta gestione del suo corpo e del disturbo e ad evitare recidive. Infatti il mal di schiena di origine meccanica anche se determinato da esiti di traumi (cadute, incidenti, ecc.), viene alimentato essenzialmente da due condizioni: errori posturali e sforzi localizzati. Due aspetti che trovano enorme e duraturo beneficio nell’educazione al corretto comportamento posturale e attitudinale (mansioni lavorative, domestiche, ecc.) che deve essere studiato sulle sue necessità e adattato alle sue condizioni fisiche, migliorandole. Se trova difficoltà a reperire operatori del metodo  C.A.MO. nella sua zona  o su internet mi riscriva e le darò indicazioni più precise.   Saluti e buon lavoro!

     

    Elena Martinelli

    Elena Martinelli

    Professore associato di ruolo, ha svolto intensa l’attività di ricerca sul riequilibrio posturale con l’esercizio fisico, le patologie dell’apparato locomotore e le sindromi dolorose di origine meccanica legate a condizioni di rischio, in particolare relative alla colonna vertebrale, in età evolutiva, adulta e anziana per le quali studia e mette a punto le strategie posturali […]
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