DOMANDA
Mio figlio di 5 anni in data 22/10/2012 ha avuto una adenopatia complicata da ascesso parafaringeo sinistra.
La Tac ha riscontrato una raccolta asessuale para faringea di ca 28×15 mm estesa dal rino faringe caudalmente per circa 45 mm determinante lieve dislocazione verso destra e riduzione del lume aereo. Tumefatte le parti molle del rinofaringe e le tonsille.
Dopo 15 gg di terapia antibiotica con cefotaxime e metronidazolo per via endovenosa e’ stata ripetuta la Tac che ha riscontrato una raccolta asessuale di ca 9×6 mm ed estensione cranio caudale di 20 mm; scomparsa edema retrofaringeo e dell’effetto massa.ripristino del lume aereo.
Dopo un’altra settimana di terapia antibiotica endovena e con un esame di risonanza magnetica e’ stato riscontrato ancora piccola area di colliquazione fusiforme ( diametro massimo longitudinale 19mm; diametri assiali 6 x 3 mm. Imbibizione flogistico – edematosa con modesto enhanchement periferico ( in riduzione rispetto alla Tac).
Mio figlio e’ stato dimesso e ha da fare ancora terapia antibiotica per via bocca ( Agumentin) per 15 gg.
Le volevo chiedere se l’ascesso rimasto riuscira’ a riassorbirsi da solo o se potrebbe essere necessario un intervento chirurgico ( che pero’ ci hanno detto essere molto complicato in quanto l’ascesso e’ profondo).
Cosa possiamo fare per la totale guarigione?
Grazie per il consulto.
RISPOSTA
Prevedere il tempo di riassorbimento di un ascesso profondo del collo trattato con terapia antibiotica è molto difficile e dipende da troppe variabili. La terapia chirurgica, che di solito va valutata come prima scelta in tali casi, a volte è necessaria anche per le persistenze di tali ascessi e va considerata caso per caso.