Consulto bimbo 19 mesi

    Pubblicato il: 12 Luglio 2019 Aggiornato il: 15 Luglio 2019

    DOMANDA

    Salve dottore.
    Sono la mamma di un bimbo di 19 mesi e ci preoccupano alcune cose come il fatto che non indica.
    Ha indicato giusto 3-4 volte il mese scorso e solo quando gli abbiamo chiesto dove fosse la luce o l’orologio,ecc. Mentre non indica per esprimere un bisogno. Quando vuole qualcosa se la va a prendere da solo o se non riesce ci spinge verso l’oggetto e lo guarda fisso..se facciamo finta di non capire tende le braccia per farsi prendere in braccio per poi prenderselo da solo.
    Abbiamo provato un giorno a forzarlo usando la merenda come attrazione.. chiedendo e indicando “cosa vuoi?vuoi il biscotto?” Ma niente non indicava, allungava il braccio per prenderlo ma non utilizza proprio il dito indice. Il risultato è stato pianti enormi, ha preferito non mangiare e ci ha tenuto il muso per tutta la sera e il giorno dopo..Quindi credo che questo metodo di forzarlo non funzioni. In realtà è sempre stato contrario ad essere forzato.
    I suoni degli animali li fa(bee,mm mucca, aa scimmia) ma solo quando vuole lui. Abbiamo iniziato da poco a fare i giochi di finzione:ho fatto finta di bere a un bicchiere,poi l’ho fatto a lui e lui poi lo ha preso e ha fatto bere me, oppure con cucchiaio e pentolino fa per mescolare poi porta il cucchiaio alla bocca e se chiedo di darne un po a me mi avvicina il cucchiaoo alla bocca..ho provato a farlo fare sui peluches e lo ha fatto poche volte.
    Quando lo chiamo si gira a volte.. altre volte devo urlare perchè sembra che non ci senta!(ma ci sente benissimo)
    Quando gioca ci sono volte che sembra quasi che non si accorga che stiamo vicino a lui ma se ci allontaniamo dopo un po viene e ci cerca per giocare insieme portandoci dei giochi.
    Quindi gioca con noi, ride, ci cerca perchè vuole che giochiamo ad acchiapparella, o nascondino,il gioco del cucù, i bicchieri che si impilano e si infilano. Gioca correttamente con i giochi.
    Se provo a fargli fare qualcosa di nuovo però sembra non interessato e poi non si fa mai prendere la mano,la ritrae sempre. Infatti non riesco a fargli prendere una matita per guidarlo a disegnare o anche il cucchiaino stesso, infatti per mangiare io gli riempio il cucchiaino e poi lui se lo prende e lo porta alla bocca ma preferisce mangiare con le mani (anche se prova con il cucchiaio a prendere la pietanza ma poi quando vede che cade sembra che ci rinunci)
    Se vuole l’acqua e sta lontana la guarda e aspetta che gliela do o se no allunga il braccio per prendersela ma quando ce l’ha a portata di mano se la prende da solo. Di parole ha detto (non precisamente) papà, latte( atte), elefante (nte), acqua. (Ua)
    Ogni tanto saluta con la mano, ma quando vuole lui e raramente. Le manine le batte quando lo vado a prendere dalla ludoteca per segnalarmi che è contento e poi avvicina la mano alle labbra a mo di bacetto volante.
    Sotto consiglio del pediatra lo abbiamo iscritto alla ludoteca 2 mesi fa e sta andando bene, gioca con gli altri bimbi ed è molto divertito e interessato ai bambini anche quando andiamo al parco. La cosa che non capisco però è perchè quando sale tipo sull’altalena inizialmente sembra divertito e ride poi diventa serio.
    La maestra ha detto che si gira quando lo chiami (se però è interessato a fare qualcosa non si gira) e aggancia lo sguardo. Ha imparato a stare seduto insieme agli altri quando si fa merenda cosa che prima non faceva assolutamente. Non partecipa nei giochi tranquilli come dipingere o disegnare ma è il primo attento quando si cantano le canzoncine.
    Anche quando le canto io lui solitamente cerca di completare la canzone, tipo “batti le.manine che stasera viene?” E lui dice “papà”. Oppure la vecchia fattoria “iaiaia” e poi i versi degli animali li fa quando vuole lui.
    Per quanto riguarda i comandi non ne fa: se dico di portarmi la palla che sta li non me la porta.. ma se ce l’ha in mano e gli chiedo “me la dai?” allora me la da. Se fa cadere qualcosa e gli dico di prenderla non lo fa. Se gli dico di mettere la bottiglietta dell’acqua sul tavolo lo fa.
    Il pediatra lo ha visitato e dopo che ci ha fatto un questionario (le chat)ha detto che non c’è nulla di cui preoccuparsi(risultato 4punti) perché io gli ho chiesto se c’era da preoccuparsi sul fatto che non indica per chiederci cosa vuole e lui ci ha detto che sicuramente lo farà in ritardo ma che è un bambino normalissimo e forse un po pigro oppure si è abituato al fatto che lo anticipo.(questo perchè non si è mai fatto capire neanche da neonato per il latte, jnfatti non piangeva mai per fame ero io a mettergli gli orari)
    Mi preoccupa il fatto di questa mancata indicazione perchè so quanto sia importante e anche il fatto che quando gli mostro qualcosa non si gira verso di me per condividere.
    Secondo il suo parere ci sono dei problemi che è meglio vengano affrontati da qualche specialista??( Psicomotricità e logopedista)
    Mi sono un po fissata perché vedo bambini anche piu piccoli indicare mentre mio figlio niente.Ho un bel po di paura..
    Le sarei immensamente grata se volesse darmi un parere.
    Grazie mille.

    RISPOSTA

    2019.07.12 Gentile Signora, la Sua è una descrizione così accurata quale vorremmo fosse in grado di fare uno studente! Bravissima!
    Lei fornisce molti elementi: quelli in positivo (cioè: non problemi) sono in prevalenza; per quelli in negativo viene il dubbio che qualcuno sia stato accentuato dalla comprensibile apprensività di una mamma. Quanto ha valutato il Pediatra con la CHAT penso sia un dato valido e tranquillizzante.
    Da quanto Lei scrive rilevo un ritardo del linguaggio, fatto non infrequente, che tuttavia va valutato bene. Per questo consulti di nuovo il pediatra, se ritiene di farlo visitare da un neuropsichiatra: è sempre opportuno fare qualche valutazione in più, che trascurare qualcosa. Cordialmente.

    Carlo Cianchetti

    Carlo Cianchetti

    “Specialista in Malattie Nervose e Mentali e in Neuropsichiatria Infantile. Già professore ordinario e direttore della Clinica e della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria dell’Università di Cagliari. Attuali interessi preminenti: cefalee, ansia, depressione, psicosi.”
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